Il 2022 si chiude con ottimi risultati per l’Alta Langa DOCG, che registra un +40% sulle vendite rispetto all’anno precedente.
L’ingresso di 18 nuovi soci nel Consorzio porta il numero di membri della compagine a 134, tra case produttrici e viticoltori.
La produzione attesa è di 3 milioni di bottiglie dall’ultima vendemmia: un risultato sostanzialmente in linea con quello del 2021, nel quale il leggero calo dovuto alle particolari condizioni climatiche dell’annata è stato mitigato dall’entrata in produzione di nuovi impianti.
Dal punto di vista della promozione, un grande riscontro è stato ottenuto dalla quarta edizione de La Prima dell’Alta Langa: l’annuale evento di degustazione di tutte le cuvée dei soci del Consorzio. La scorsa primavera si è svolto nella sede torinese di Italdesign, azienda piemontese di fama internazionale che, dal 1968, si occupa di progettazione, costruzione prototipale e di pre–serie per brand di tutto il mondo nei campi dell’automotive e del product design. Hanno partecipato 1200 operatori professionali accreditati da tutta Italia e dall’estero. Per esaltare il valore del “Made in Piemonte” con Italdesign è stato studiato un iconico calice, “Terra”, che il Consorzio usa negli eventi ufficiali ed è attualmente esposto nella mostra “DNA. I geni dell’Automobile nell’industrial design” in corso al Museo dell’Automobile di Torino.
Il calice “Terra” è stato protagonista delle degustazioni di Alta Langa DOCG all’interno dei Cooking Show della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, dove chef italiani e internazionali hanno presentato le loro preparazioni al Tartufo abbinate ai vini Alta Langa dei produttori soci del Consorzio.
Chef stellati, ma non soltanto: un progetto a cui il Consorzio darà seguito nei prossimi mesi, è legato a un cofanetto di libri dal titolo “Alta Langa – Civiltà della Tavola e Genius Loci”, curato da Luciano Bertello, che racchiude l’essenza di 14 tra ristoranti, osterie e trattorie dell’Alta Langa e, con essa, il racconto dei paesaggi, delle persone, delle storie e dei sapori di queste terre. Il Consorzio ha promosso la realizzazione di questa pubblicazione con la precisa intenzione di sostenere il lavoro di osti e ristoratori che, sulle colline alte di Langa, rappresentano un presidio di tradizioni autentiche. In alcune di queste cucine i fuochi si sono accesi già nell’Ottocento; le più giovani hanno solcato con successo il traguardo del mezzo secolo: cuore fiero, infaticabile, del gusto piemontese.
Il 2023 porterà un forte segnale di fiducia nel futuro della denominazione, che vuole crescere e affermarsi: vi sarà infatti una riapertura del bando vigneti che consentirà l’iscrizione di 220 nuovi ettari ad Alta Langa DOCG nel prossimo triennio 2023–2025.
Dice la presidente, Mariacristina Castelletta: “La nostra denominazione è unica e speciale, fatta da persone ambiziose, agricoltori e produttori di bollicine uniti insieme da una visione lungimirante e da un grande orgoglio piemontese. Abbiamo fatto tanta strada in questi ultimi anni. Solo dieci anni fa i produttori erano 12, adesso siamo 55. Anno dopo anno siamo cresciuti in termini di vendita con percentuali a doppia cifra.
Ora inizia una nuova sfida: il prossimo triennio sarà determinante per il futuro. L’apertura sostanziale delle superfici ci proietta, entro 10 anni, in una dimensione doppia rispetto all’attuale.
Abbiamo davanti un grande futuro e la possibilità di una crescita importante che affronteremo tutti insieme, coesi, mantenendo la vocazione di qualità che questo vino ha nel suo DNA”.
Ufficio stampa Marianna Natale | marianna@ishock.it | comunicazione@altalangadocg.com
IL CONSORZIO ALTA LANGA
Il Consorzio Alta Langa è nato nel 2001, dopo molti anni di ricerche e studi approfonditi e metodici sulla vocazione dell’area. È da sempre molto attivo: viticoltori e produttori sono coinvolti nello sviluppo di un vino, di una denominazione e di un territorio. Tutti legati da una grande scommessa: quella di un vino che non sarà pronto prima di sei anni dall’impianto e che per questo deve necessariamente essere importante.
A oggi il Consorzio conta 55 case spumantiere e 90 viticoltori associati.
Dal 2022 il presidente del Consorzio è Mariacristina Castelletta, vicepresidente è Giovanni Carlo Bussi.
L’Alta Langa Docg è lo spumante brut storico del Piemonte. La denominazione ha oggi una produzione di 3 milioni di bottiglie dalla vendemmia 2022 e una storia molto lunga alle spalle: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, fin dalla metà dell’Ottocento.
L’Alta Langa ha ottenuto la Doc nel 2002 e la Docg nel 2011 (retroattiva al millesimo 2008).
È fatto di uve Pinot nero e Chardonnay, in purezza o insieme in percentuale variabile; può essere bianco o rosé, brut o pas dosé e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: almeno 30 mesi. A ulteriore testimonianza della perenne ricerca della migliore qualità, l’Alta Langa è esclusivamente millesimato, è cioè frutto di un’unica vendemmia e riporta sempre in etichetta l’anno della raccolta delle uve.
Viene prodotto in un territorio collinare (dai 250 metri slm in su) che abbraccia le province di Asti, Cuneo e Alessandria: una terra che guarda le cime innevate delle Alpi e respira il mare e che raccoglie l’eredità conservata dagli avi, mantenuta intatta per molto tempo senza subire trasformazioni radicali come è avvenuto invece nelle basse colline. Quello dell’Alta Langa è un territorio prezioso, da sostenere, in cui è salvaguardata la biodiversità. Terra letteraria, terra straordinaria di resistenze – di guerre e di culture –, che ha fatto fronte ai cambiamenti e li ha assecondati senza perdere il suo bagaglio di memoria e la sua forte identità.
I NUMERI DEL CONSORZIO E DELL’ALTA LANGA DOCG:
• 55 case spumantiere associate al Consorzio
• 115 diverse etichette prodotte dai produttori associati al Consorzio
• 377 ettari di vigneto (175 in provincia di Cuneo, 164 in provincia di Asti, 38 in provincia di
Alessandria)
• Il vigneto Alta Langa è coltivato per 2/3 Pinot nero e per 1/3 Chardonnay
• 3.000.000 di bottiglie in produzione dalla vendemmia 2022
• Mercato interno: 90%
• Export: 10
Foto di apertura: i produttori del Consorzio Alta Langa.