Questa l’analisi fatta da enologi, agronomi e giornalisti di settore in Piemonte Anteprima Vendemmia 2021, l’annuale pubblicazione (scaricabile gratuitamente cliccando qui) curata da Vignaioli Piemontesi e Regione Piemonte in cui si analizzano dati tecnici e valutazioni sulla vendemmia appena passata e sull’andamento economico generale del comparto vitivinicolo. Un lavoro che Vignaioli Piemontesi porta avanti da trent’anni esatti, dal 1992, raccogliendo minuziosamente i dati regionali di maturazione delle uve e dell’andamento climatico in varie zone vitivinicole del Piemonte e svolgendo un’attività di coordinamento di tutti i tecnici viticoli e agronomi presenti sul territorio. L’ultima pubblicazione è stata presentata ad Alba.
Un 2021 vitivinicolo che si classifica dunque tra l’ottimo e l’eccellente, nonostante le criticità climatiche dovute alle gelate anomale avvenute a inizio aprile e alle grandinate estive, a una primavera fredda e piovosa che ha portato a un ritardo vegetativo e a una seconda parte dell’estate molto calda con assenza di pioggia.
L’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa ha detto nel suo intervento che “Prosegue il sostegno della Regione Piemonte al comparto vitivinicolo attraverso tutti gli strumenti a disposizione, a partire dalle misure dell’OCM a favore degli investimenti e della ristrutturazione delle aziende agricole; e a favore della promozione dei vini nei mercati extra Ue; proseguendo con le misure del Programma di sviluppo rurale per i contributi rivolti agli investimenti nelle aziende, ai giovani agricoltori, ad investimenti per la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli; per il sostegno alle attività di informazione e promozione a favore delle produzioni di qualità».
Il presidente di Vignaioli Piemontesi Giulio Porzio aggiunge: «Stiamo assistendo a un’euforia dei mercati: nella rivoluzione portata dal Covid-19, il vino piemontese sta vendendo bene in Italia e nel mondo. Ora dobbiamo concentraci su quella che sarà la viticoltura di domani: dal problema dei cambiamenti climatici che ci costringono a un ripensamento delle pratiche agronomiche al discorso della sostenibilità ambientale nelle vigne e della sostenibilità economica per i nostri viticoltori. Con questi cambiamenti repentini, dai mercati al clima, chiediamo alla Regione più flessibilità nelle misure di sostegno dell’agricoltura: non possiamo restare bloccati dalla burocrazia e da progetti lunghi che non si adeguano alle trasformazioni veloci che sono in atto».
Il giornalista Giancarlo Montaldo si è soffermato, poi, sugli aspetti legati all’economia del Piemonte vitivinicolo 2021. La pandemia da Covid-19 ha cambiato alcuni aspetti commerciali del comparto vitivinicolo. Il primo dato da evidenziare è quello sulla superficie vitata: «Dopo parecchi anni di flessioni, nel 2017 la tendenza si è invertita – rileva Montaldo – grazie al fatto che il vigneto piemontese ha ricominciato a mettere a dimora nuovi ettari. La tendenza è proseguita anche nel 2020 nonostante la crisi mondiale da Covid e si sta confermando anche nel 2021». Guardando ai numeri, negli ultimi nove anni (2013 – 2021), il vigneto piemontese ha evidenziato un andamento sostanzialmente stabile e con una situazione di incremento nella fase finale.
Il comunicato completo della Vignaioli Piemontesi sulla vendemmia 2021, con i risultati in sintesi delle diverse zone, è visibile a questo LINK