di Monica Massa
Lunedì 11 luglio a Torino a Villa della Regina nel grande Salone d’ingresso progettato dall’architetto Filippo Juvarra (1733 ca) la Freisa è stata protagonista dell’evento per la valorizzazione di questo vitigno, che ad aprile a Vinitaly la Regione Piemonte ha eletto vitigno piemontese per l’anno 2022.
La sede della presentazione, organizzata dall’Assessorato all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte insieme a VisitPiemonte, è stata volutamente la Villa della Regina, un gioiello di residenza sabauda dove agli inizi degli anni 2000 è stato recuperato il vigneto , reimpiantato interamente a Freisa per salvaguardarne e rispettarne anche la valenza storica. Come ha spiegato Chiara Teolato direttrice della Villa nel dare il benvenuto “Si tratta di uno dei pochi vigneti urbani di tutta Europa, unico a Torino, e non solo si affaccia su un panorama mozzafiato della città, ma costituisce uno degli elementi fondanti dell’identità della residenza, nata infatti agli inizi del Seicento proprio come “vigna” del Cardinal Maurizio di Savoia.”
La gestione della vigna è affidata dal 2003 all’azienda vitivinicola Balbiano di Andezeno e ogni anno vengono prodotte circa 4000 bottiglie di Freisa di Chieri DOC Superiore con la menzione Vigna Villa della Regina, prima e unica DOC di Torino.

L’evento è stata l’occasione per rimarcare la necessità di far conoscere meglio la Freisa da parte dell’Assessore Regionale all’Agricoltura Marco Protopapa e dell’Assessore al Commercio del Comune di Torino Paolo Chiavarino, ma anche dei rappresentanti dei vari consorzi di tutela (Consorzio di tutela del Freisa di Chieri e Collina Torinese, il Consorzio di tutela del Barbera d’Asti e vini del Monferrato, il Consorzio di tutela vini Doc Pinerolese, il Consorzio di tutela vini Colli Tortonesi e il Consorzio di tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani) e dell’Associazione di produttori Più Freisa. Nella sua relazione l’enologo Giampiero Gerbi ha evidenziato come il patrimonio genetico della Freisa sia molto vicino a quello del Nebbiolo e ciò ne rimarca la sua “piemontesità” ovvero il legame forte col territorio, attestato a partire dal XVI secolo. La prima testimonianza scritta infatti risale a un documento del 1517 dove la Freisa compare nelle tariffe doganali di Pancalieri dell’epoca, dove viene stimata il doppio delle altre uve nere.
Vino particolarmente amato dai Torinesi, la Freisa ha avuto una rinascita anche grazie alle collaborazioni con la Facoltà di Agraria dell’Università di Torino e la cantina sperimentale Bonafous di Chieri (vedi articolo di Alessandra Biondi Bartolini sul numero 3 di Millevigne 2021), diretta dal professor Vincenzo Gerbi e di cui è partner la Vignaioli Piemontesi.
Una storia d’amore quella della Freisa e il Piemonte suggellata con un progetto, ormai al suo ottavo anno, che vuole mettere in dialogo due eccellenze del Piemonte: l’arte contemporanea e la produzione vitivinicola. Grazie ad Artissima la fiera internazionale di arte che si svolge ogni anno a Torino, e Regione Piemonte, in collaborazione con Piemonte Land of Wine e Unioncamere Piemonte – ha illustrato il direttore di Artissima Luigi Fassi – l’arte viene messa al servizio delle eccellenze vitivinicole piemontesi affidando ad un artista scelto tramite concorso l’allestimento dello stand della regione a Vinitaly oltre che a curare l’immagine istituzionale in toto, tra cui l’etichetta celebrativa, al fine di offrire un’immagine coordinata innovativa e di impatto, che i Consorzi di tutela e le Enoteche regionali possano utilizzare in occasione delle attività promozionali per promuovere il vitigno dell’anno 2022. Il vincitore di questa edizione è stato Francesco Pozzato (Vicenza, 1992).

Di storia d’amore ha parlato anche Luca Balbiano, raccontando ciò che ha spinto la sua azienda a dedicarsi nel 2003 al recupero del vigneto urbano di Villa della Regina e dell’importanza dell’appoggio di amici e produttori tra cui Vittorio Adriano, che ha voluto ringraziare e ricordare, salutando la moglie e la figlia presenti in sala.
La declinazione al femminile della Freisa è stata ripresa anche da Valeria Gaidano produttrice di Freisa (Tenuta Tamburnin) a Castelnuovo Don Bosco e socia de Le Donne del Vino, associazione senza scopo di lucro che promuove la cultura del vino e si fa portavoce delle discriminazioni di genere e di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.
E di un altro esempio di contrasto alla violenza di genere ha parlato anche Leila Picco, past presidente Soroptimist illustrando la collaborazione con l’Arma dei Carabinieri per allestire in caserma “Una stanza tutta per sé”, un’aula di audizione protetta per le donne che devono denunciare una violenza. A chiusura dell’evento la visita al vigneto reale coi colori del tramonto ha regalato ai presenti un’esperienza unica, dal momento che al pubblico i cancelli della Villa chiudono ben prima del calar del sole, alle 18.00.
Didattica la degustazione, curata dai sommelier AIS, della Freisa nelle sue varie declinazioni, a confermare come sia un vitigno fortemente legato al territorio di produzione da cui acquisisce caratteristiche distintive anche abbastanza marcate.
Il progetto regionale “Vitigno dell’anno” nasce dall’idea di raccontare e valorizzare i vitigni storici autoctoni del Piemonte, in qualità di ambasciatori del Piemonte insieme agli altri prodotti agroalimentari di qualità. Nel 2019 è stato il Dolcetto, nel 2020 il Cortese e le attività promozionali si sono sviluppate anche nel 2021, ora è l’anno della Freisa.
A partire dal 1500 la coltivazione del vitigno Freisa era diffusa nell’area nord occidentale del Monferrato, tra le province di Asti e Torino, come attestano le citazioni del nome Freisa nei catasti del Comune di Chieri del secolo sedicesimo. Si è poi largamente diffuso in tutta l’area astigiana, essendo in molti comuni a sinistra del Tanaro il secondo vitigno coltivato dopo il Barbera. Ad oggi la superficie rivendicata a Freisa sul territorio piemontese è di circa 376 ettari, dai quali si producono i vini a denominazioni di origine controllata Freisa d’Asti, Freisa di Chieri, Piemonte Freisa, Colli Tortonesi Freisa, Pinerolese Freisa, Monferrato Freisa, Langhe Freisa: complessivamente oltre 2 milioni di bottiglie prodotte da quasi 300 aziende vitivinicole.