Maggio 2023

2022, superfici, volumi e consumi. I dati OIV

Nel futuro sostenibilità, premiumizzazione, e cambiamenti positivi: Pau Roca direttore generale di OIV commenta con ottimismo i trend e i dati del 2022.

2022, superfici, volumi e consumi. I dati OIV

Alessandra Biondi Bartolini

Nel futuro sostenibilità, premiumizzazione, e cambiamenti positivi: Pau Roca direttore generale di OIV è sembrato ottimista nel commentare i trend e i dati della produzione, il commercio e il consumo di vino a livello globale nella conferenza stampa periodica tenutasi il 20 aprile scorso.

Il 2022 è il primo anno dopo quello che Roca ha definito un “disruption point”, il punto di non ritorno che ha seguito gli eventi geopolitici mondiali della ripresa dopo la pandemia e l’inizio del conflitto Russo Ucraino, modificando, forse per sempre, gli equilibri, i rapporti e le regole del commercio internazionale.

Superfici stabili dal 2017

l’evoluzione del vigneto mondiale (la distribuzione delle superfici)

La superficie vitata mondiale si attesta nel 2022 sui 7,3 milioni di ettari, con una lieve flessione (-0,4%) rispetto all’anno precedente. Cambia invece la distribuzione delle superfici investite a vigneto, con il 56% degli ettari concentrati nei primi sei dei 93 paesi produttori, tra i quali avanza il vigneto cinese.

Produzione, meglio del previsto

La produzione mondiale di vino nel 2022: i paesi produttori

La produzione mondiale di vino 2022 è stimata in 258 milioni di hl, con un calo dell’1% rispetto all’anno precedente, spiegabile con i volumi prodotti in Europa che sono stati   superiori alle attese, nonostante la siccità e le ondate di calore durante la primavera e l’estate, e con livelli di produzione nella media nell’emisfero australe.

Nonostante questo la 2022 si attesta come la quarta annata consecutiva al di sotto della media di produzione degli ultimi 20 anni.

Se in Europa si produce più del 62% del volume di vino mondiale, continuano a essere Italia, Francia e Spagna a guidare la classifica con più del 50% della produzione.

I primi dati di produzione della vendemmia 2023 appena conclusa nell’emisfero Sud

Dando uno sguardo ai primi dati e stime di produzione della vendemmia 2023 nell’emisfero Sud si evidenziano rese in forte riduzione soprattutto in Sud America, a causa di condizioni climatiche sfavorevoli legate nelle diverse regioni a gelate tardive, danni da grandine e scottature.

Consumi in calo ma con alcune differenze

le variazioni nei consumi nel 2022 rispetto all’anno precedente

Nel 2022 è stato stimato un consumo mondiale di vino di 232 milioni di ettolitri con un calo di 2 milioni di hl rispetto al 2021. Il conflitto in Ucraina e la crisi energetica conseguente, insieme alle difficoltà della catena logistica mondiale, hanno portato a un forte aumento dei costi di produzione e di distribuzione. Ciò è risultato in un aumento significativo dei prezzi dei vini al consumo ma anche in una riduzione nella capacità di acquisto dei consumatori. In tale contesto esistono tuttavia marcate differenze nei comportamenti di consumo di vino fra le diverse regioni geografiche e nelle diverse tipologie di prodotto.

In alcuni paesi come gli Usa e la Francia i consumi sono lievemente aumentati (rispettivamente + 3% e + 2%), mentre in altri tra i quali l’Italia (-5%) e la Cina (-16%) sono diminuiti.  Sorprendente e ancora da analizzare nei fattori che lo hanno determinato un incremento importante dei consumi (+14%) per il Portogallo.

Tra le tendenze di consumo continua il cambiamento nell’equilibrio tra vini bianchie. e vini rossi, che continuano a perdere quota e si assiste a un fenomeno di premiumizzazione, con una crescita dei vini di maggiore qualità rispetto a quelli di fascia minore che hanno risentito di più dell’incremento dei prezzi.

L’impennata dei prezzi fa crescere il valore (ma non il volume) delle esportazioni

Le esportazioni di vino del 2022 sono state severamente colpite dall’alta inflazione e dalle difficoltà della catena logistica che hanno determinato un calo significativo del trasporto via mare. Tale combinazione di eventi si è tradotta in un volume complessivo di vino esportato più basso ma a un prezzo medio ben maggiore (+15% rispetto al 2021), con un valore mondiale delle esportazioni di vino stimato in 37,6 miliardi di EUR, il dato più alto mai registrato. Un approfondimento sul commercio mondiale sarà trattato sul numero 2 di Millevigne nell’articolo a cura di Lorenzo Biscontin.