Monica Massa
E’ stato un appuntamento molto partecipato quello di domenica 2 aprile a cura del Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria per mettere a confronto le diverse esperienze fra distretti del vino e distretti di filiera della penisola.
Il pensiero comune degli ospiti (rappresentanti del MTV, Regione Toscana, Umbria e Irpinia) e moderati dal giornalista Aldo Fiordelli è che i distretti del vino devono dare un’opportunità in più alle cantine, in particolare a quelle di dimensioni minori e rafforzare la filiera produttiva.
Col distretto, così come con le strade del vino, l’obiettivo è di tutelare chi rimane all’interno del sistema e crede nella cooperazione, perché è l’unico modo per essere performanti. A supporto dei distretti non ci devono essere soltanto gli aiuti, ma il bello che si riesce a costruire insieme una strategia per promuovere il territorio in tutte le sue peculiarità. A questo proposito è previsto sempre nel mese di aprile un incontro tra le aziende vitivinicole e i tecnici del Distretto di Filiera del vino umbro per farsi trovare pronti quando, presumibilmente nel mese di giugno, saranno attivati i bandi per gli investimenti
A Vinitaly la regione Umbria, sempre in un’ottica di promozione e sviluppo delle attività agroalimentari, ha anche presentato il manifesto per lo sviluppo dell’enoturismo e oleoturismo, in quanto Il turismo del vino e dell’olio rappresentano un ruolo fondamentale di attrazione turistica, oltre che fattori strategici per la sostenibilità economica delle aziende. Per questo sono necessarie strategie di sviluppo e supporto alle attività di promozione, oltre al miglioramento del servizio di accoglienza in cantina e in frantoio.
MANIFESTO PER LO SVILUPPO DEL TURISMO DEL VINO IN UMBRIA
- L’enoturismo e l’oleoturismo in Umbria rappresentano un fattore strategico fondamentale per la sostenibilità economica delle imprese vitivinicole e olivicole della Regione.
- Il Turismo del vino e dell’olio in Umbria rappresenta uno strumento fondamentale per comunicare nella modalità più diretta e trasparente i valori più autentici che rendono unica l’identità vitivinicola della Regione.
- Il Turismo del vino e dell’olio in Umbria rappresenta uno straordinario asset di attrazione turistica, in grado di generare un importante indotto economico nei territori vitivinicoli e olivicoli della Regione.
- Al fine di capitalizzare al meglio le straordinarie potenzialità del Turismo del vino e dell’olio in Umbria è necessaria la definizione di una sua politica di sviluppo condivisa da tutti soggetti coinvolti, a vari livelli, nella sua attività.
- Al fine di dare un adeguato sviluppo al Turismo del vino e dell’olio in Umbria sono necessarie misure di supporto economico (simili a quanto già avviene, ad esempio, sul fronte della promozione sui mercati internazionali/Ocm Vino) in grado di migliorare la capacità di accoglienza delle imprese sia dal punto di vista strutturale, organizzativo che comunicativo.
- Al fine di aumentare le competenze sul fronte dell’accoglienza eno ed oleoturistica è fondamentale lo sviluppo di percorsi formativi specializzati in grado di consentire alle imprese vitivinicole umbre di “professionalizzarsi” in ambito turistico.
- Al fine di garantire la tutela del Paesaggio rurale, fattore chiave nello sviluppo dell’immagine del Turismo del vino e dell’olio in Umbria, si richiede il coinvolgimento degli organismi preposti coinvolti nella gestione e promozione enoturistica umbra, nella definizione di piani regolatori delle amministrazioni pubbliche della Regione.
- Considerando che l’enoturismo e l’oleoturismo sono attività che implicano un’ampia collaborazione tra diverse entità (sia pubbliche che private) all’interno dei territori, si evidenzia la necessità di favorire la creazione di Reti di impresa e di associazioni.