Giugno 2023

Accademia della vigna

In Langa la prima academy a impatto sociale sulla viticoltura

Accademia della vigna

Maurizio Pagliassotti

Da molto tempo la viticoltura piemontese (e non solo piemontese, e non solo la viticoltura) riflette sulla carenza di manodopera “nazionale” disposta a ricalcare le orme delle generazioni che oggi cominciano ad avere i capelli grigi o bianchi.

La Langa è una terra che ha posto al centro della sua cultura il lavoro duro e ha trasformato “la Malora” (titolo del romanzo di Beppe Fenoglio) in ricchezza: una terra dove oggi uomini provenienti da altre culture e altri paesi hanno trovato spazio come manodopera generica, ma è cresciuta intanto l’esigenza di specializzazione di questa forza lavoro, per renderla in grado di padroneggiare tutte le fasi del processo produttivo, fino e oltre la raccolta di uve di alto pregio.

Oggi, il territorio delle Langhe si presenta come laboratorio di inclusione attraverso il lavoro: lo fa da molto tempo, con risultati a volte buoni a volte meno. Lo fa generando crescita, reddito e libertà perché, come dice l”accademico della vigna” Ousmane Sidibe “senza il lavoro non c’è libertà”.

L’iniziativa, coordinata da Weco Impresa Sociale e promossa con il Consorzio di Tutela Barolo, è attiva da settembre 2022 grazie alla collaborazione con diversi enti del territorio (imprese, istituzioni, enti del terzo settore, scuole, sindacati, cittadini). Rappresenta la prima academy ad impatto sociale sulla viticoltura: un sistema che facilita il reperimento di nuovi operai formati sulla conduzione del vigneto, inserendoli in un percorso che alterna la formazione con il lavoro in vigna.

L’idea è che una formazione tecnica – progettata in partnership con le imprese – possa essere lo strumento per ingressi lavorativi che garantiscono alle aziende maggiori competenze e qualità nei processi di lavoro, offrendo ai candidati condizioni di assunzione regolari e di lungo respiro. Nello specifico il progetto si rivolge ad aziende interessate ad assumere nuovi operai per la conduzione del vigneto o ad aziende con personale interessato da percorsi di aggiornamento delle competenze.

Per rispondere a tali necessità, l’iniziativa supporta le aziende partner nell’individuazione di candidati interessati all’esperienza, le aziende svolgono i colloqui di lavoro e assumono con contratto diretto il personale di cui necessitano, impegnandosi a garantire nell’attivazione del rapporto di lavoro alcune condizioni orientate alla sostenibilità sociale. I nuovi operai vengono quindi inseriti nel percorso formativo organizzato e gestito dal progetto: 150 ore di formazione tecnica, svolta direttamente in vigna didattica in collaborazione con i migliori agronomi consulenti e dirigenti d’azienda, al fine di sviluppare competenze applicate e orientate ai processi di lavoro. Le ore di formazione sono distribuite durante i 12 mesi in moduli, ciascuno dedicato a una diversa fase di lavoro del vigneto. I partecipanti alternano quindi periodi di lavoro in azienda e momenti dedicati alla formazione. Completano l’esperienza formativa alcuni moduli trasversali dedicati alla salute e alla sicurezza sul lavoro, alla normativa del lavoro agricolo e al rafforzamento della lingua italiana, rivolto a partecipanti non madrelingua. Per l’intera durata del progetto il team è a supporto di aziende e lavoratori nel monitorare l’andamento dei percorsi e intervenire nel caso di specifiche necessità.

La partnership permette infine alle aziende di valorizzare la partecipazione ad Accademia della Vigna come esperienza di responsabilità sociale (CSR) attraverso azioni di comunicazione e visibilità delle pratiche virtuose realizzate nel progetto.

Il mercato del vino, soprattutto laddove sono presenti nicchie di alta qualità, da tempo manifesta interesse e premia gli operatori che si muovono in questa direzione: “Accademia della Vigna” si pone quale laboratorio in grado di soddisfare queste nuove esigenze.

Per informazioni: Giulia Maccagno, g.maccagno@we.co.it  346 1223735.

L’articolo è presente anche sul numero di giugno di Millevigne.