Luglio 2022

Addio a Giovanni Bosco

Un orgoglioso difensore delle terre del Moscato d’Asti

Addio a Giovanni Bosco

di Maurizio Gily

 

Aveva il nome di un santo, ma era piuttosto un combattente.
Giovanni Bosco, di mestiere assicuratore, fondatore del Coordinamento Terre del Moscato, qualche tempo fa ribattezzato “Cobas del Moscato,” attivo fino all’ultimo sui social media, con il gruppo facebook “l’Asinel brusch” è stato una coscienza critica della filiera del Moscato in Piemonte, protagonista di tante battaglie. Spesso in polemica con le case spumantiere e con il Consorzio, con motivazioni giuste oppure discutibili, questione di opinioni, ma sempre in buona fede dalla parte dei viticoltori: con una particolare attenzione verso i vignaioli dei “sorì” del Moscato, le ripide colline della viticoltura eroica della Langa astigiana.

L’Associazione Comuni del Moscato lo ricorda come “Vero protagonista della storia più recente del comparto, Bosco è sempre stato un ispiratore, un combattente, un organizzatore e un difensore della cultura e dell’economia di queste colline.”

Tra le sue battaglie civili va ricordata quella per la conservazione e la tutela della casa di Cesare Pavese a Santo Stefano Belbo.