Marzo 2021

ADDIO A STEVEN SPURRIER

Nella sua casa in Inghilterra si è spento uno dei più famosi personaggi del vino del ventesimo secolo. Con il “giudizio di Parigi” cambiò la storia del vino americano.

ADDIO A STEVEN SPURRIER

Il commerciante , critico e divulgatore enoico Steven Spurrier, già proprietario dell’enoteca “Cave de la Madeleine” a Parigi,  è morto a 80 anni nella sua casa nel Dorset.

Il suo nome rimarrà per sempre legato al  “Judgement of Paris”, una disfida tra vini francesi e americani organizzato nel 1976, e allo scalpore che ne seguì.

Nel 1988 era tornato nella natia Inghilterra dove aveva avviato una sua azienda viticola per la produzione di spumanti,  la “Bride Valley Vineyard”.

Il “Paris Judgement”

Spurrier organizzò una degustazione alla cieca presso  l’ Hotel Intercontinental di Parigi. Tutti i degustatori erano francesi, eccetto Spurrier e Patricia Gallagher, i cui giudizi non furono considerati nella media finale.   I vini erano a base di Cabernet o taglio bordolese  (Cabernet+Merlot) per i rossi e di Chardonnay per i bianchi.

Due vini americani ottennero i punteggi più alti sia per i bianchi che per i rossi, Chateau Montelena 1973 (Chardonnay), e Stag’s Leap Cabernet 73.

Ovviamente la cosa non fece piacere ai francesi, ma segnò senza dubbio un punto importantissimo per  il successo e lo sviluppo della viticoltura californiana.

L’evento rappresentò in un certo senso il punto di arrivo di un cammino iniziato nel dopoguerra con il fondamentale ruolo dell’Università di Davis, che consentì alla California, nelle sue aree più vocate, di raggiungere standard di eccellenza del tutto paragonabili ai modelli europei e talvolta di superarli.