Ottobre 2022

ARGEA, nasce un gigante del vino italiano

La nuova compagine, che comprende Mondodelvino, Botter e numerosi marchi nazionali, è legata al Fondo di Investimento Clessidra. Ultima acquisizione la cantina Ciccio Zaccagnini

ARGEA, nasce un gigante del vino italiano
foto in apertura: Massimo Romani, Amministratore Delegato di Argea

 

È stata presentata il 29 Settembre alla stampa una nuova realtà nel settore vinicolo:  Argea.
“AR” come arte e “GEA” come terra sono gli elementi fondanti del Gruppo che si pone tra i “big player” del mercato.

Il comunicato stampa recita: “Pensato dal Fondo Clessidra e condiviso da due grandi marchi del vino italiano quali Botter e Gruppo Mondodelvino,  Argea affronta la sfida dimensionale per competere sui mercati internazionali e per portare la qualità del vino italiano nel mondo. La storia e la visione imprenditoriale delle famiglie Botter e Martini, tramite la regia del Fondo Clessidra, hanno quindi conferito un importante heritage, costituendo una solida base per la creazione di un Gruppo innovativo e orientato al futuro. L’assetto azionario del Gruppo vede una holding, partecipata in maggioranza dal fondo Clessidra, con un importante quota della Famiglia Botter ed una presenza della Famiglia Martini e del management.  Argea, quindi, nasce grande e soprattutto nasce per crescere ancora – sia in maniera organica, sia per acquisizioni – nella creazione di valore e nel perseguimento della sostenibilità.”

Cos’è il Fondo Clessidra?

Si legge  sul sito clessidraprivateequity.it: “Clessidra Private Equity SGR S.p.A., basata a Milano, è una società indipendente di gestione del risparmio dedicata agli investimenti in aziende operanti nell’upper middle-market italiano. La società è controllata da Clessidra Holding S.p.A., la quale è detenuta al 100% da Italmobiliare S.p.A., investment holding della famiglia Pesenti.”

In sostanza è la grande finanza che anche in Itala, come nel resto del mondo, scommette con molta determinazione nella produzione e commercializzazione del vino.

La sfida tra i big (ma ci saranno anche possibili collaborazioni) si gioca ormai tra il mondo cooperativo e i grandi gruppi finanziari.

I Numeri

Ancora dal comunicato Argea: “Con ricavi consolidati di circa 420 milioni di euro nel 2021, realizzati con il 95% all’estero, e in crescita di oltre il 18% rispetto al risultato dell’anno precedente ottenuto da Botter e Mondodelvino separatamente,  Argea rappresenta oggi il più importante player privato nel settore vitivinicolo nazionale, contando circa 500 collaboratori. Gli obiettivi di crescita ambiziosi hanno posto le basi per un piano investimenti al 2025 da circa 50 milioni di euro con attese ricadute positive anche sulle comunità locali in cui l’azienda opera.
Argea  esporta in 85 Paesi, con una rete commerciale distribuita sia sui mercati dove il vino italiano è da tempo apprezzato – USA, UK, Germania e Paesi scandinavi – che in aree del mondo di tradizione enologica più recente: dalla Cina, alla Corea del Sud, al Canada e molti altri.
Argea conta sei siti di produzione distribuiti dalla Romagna al Piemonte al Veneto e numerose filiere coinvolte nel progetto provenienti anche da Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, Puglia e Sicilia.
Nell’unire due eccellenze del panorama enologico italiano quali Botter e Mondodelvino,  Argea è riuscita a integrare realtà diverse in un progetto comune di qualità, sviluppo e sostenibilità, valorizzando nello stesso tempo l’identità delle cantine e delle tenute espressione della migliore qualità italiana: da Barone Montalto, a Cuvage, da Ricossa a Poderi Dal Nespoli, Botter, Masseria Doppio Passo, e infine al marchio Mondodelvino.”

Anche la Cantina Ciccio  Zaccagnini entra nell’orbita di ARGEA

Ultima acquisizione la Cantina Ciccio Zaccagnini di Bolognano, in Abruzzo. L’ingresso di Cantina Zaccagnini permette ad Argea di rafforzare il suo posizionamento in un’area vitivinicola strategica come l’Abruzzo e nel mercato statunitense. Fondata nel 1978 da Marcello Zaccagnini a Bolognano, come realtà a conduzione familiare, Cantina Zaccagnini è cresciuta costantemente negli anni, divenendo una realtà internazionale con due cantine di produzione e uno stabilimento logistico e di confezionamento, circa 100 dipendenti, 60 ha di vigneti di proprietà e oltre 150 ha in conduzione diretta e indiretta, curati e controllati in ogni fase della produzione, ed è presente in 45 nazioni in tutti e 5 i continenti.

Commenta Massimo Romani, Amministratore Delegato di Argea: “Con questo progetto, unendo risorse tra le migliori del settore, Argea intende rappresentare una grande opportunità per il vino italiano e per l’intero comparto enologico sui mercati mondiali. Tramite il nostro Piano Industriale ambiamo a uno sviluppo etico e sostenibile che coinvolga i nostri collaboratori, le comunità e l’ambiente in cui operiamo. Si tratta di un percorso ambizioso, caratterizzato da ingenti investimenti che permetteranno ad Argea di allargare sempre di più i propri orizzonti, con crescite importanti sia all’estero che in Italia” .

“Poco più di un anno fa Clessidra ha lanciato il progetto “Vino Italiano nel Mondo”. Oggi non è più solo un progetto ma il più grande esportatore di vino italiano. Il nuovo nome  Argea  serve per raccogliere in una casa unica tutti i nostri prodotti. Argea  è professionalità, ricerca della qualità e dell’innovazione” ha dichiarato   Andrea Ottaviano, Amministratore Delegato di Clessidra.