Luglio 2020

Barolo: chiarezza sui numeri

Per ora i dati di mercato non sono allarmanti. Un accordo tra il Consorzio e Intesa San Paolo per agevolare il credito alle aziende

Barolo: chiarezza sui numeri

In seguito allo svolgimento dell’assemblea dei soci nella quale i produttori di Barolo hanno deciso di non introdurre provvedimenti emergenziali per la prossima vendemmia – come la riserva vendemmiale del 10% proposta dal Consiglio di Amministrazione – si comunica che oggi la situazione della denominazione Barolo DOCG    è la seguente.

Per quanto riguarda la vendita, si registra un incremento del 3% rispetto ai primi sei mesi del 2019.

Per quanto riguarda il valore dello sfuso, il prezzo varia dai 5,50 EUR/l ai 6 EUR/l, con una flessione di circa il 15-17% rispetto allo stesso periodo del 2019, un valore che è in linea con la situazione post-pandemica di molte altre denominazioni di pregio, contrariamente a quanto riferito da alcune testate online che riportavano un calo di oltre il 40%.

Anche le giacenze, considerato il periodo di invecchiamento obbligatorio richiesto dal disciplinare, risultano in linea con la media degli ultimi anni.

Le condizioni in cui si trova la denominazione non hanno per il momento richiesto interventi tempestivi. Il Consorzio e il suo CdA analizzeranno con attenzione sia l’evolversi della situazione commerciale sui vari mercati, sia i dati post-vendemmia, sempre nell’ottica di preservare la buona salute della DOCG.

Accordo con Intesa San Paolo

 Un accordo  quadro è stato siglato dal Presidente del Consorzio  Matteo Ascheri  e dal Direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo Teresio Testa.

Le oltre 500 aziende associate ne avranno benefici in termini di  accesso immediato al credito, servizi per la formazione, digitalizzazione, welfare aziendale e sviluppo commerciale. A disposizione delle aziende agricole finanziamenti dedicati per l’acquisto terreni, reimpianti vigneti, ciclo d’invecchiamento del vino e per sostenere gli investimenti nel settore.

Strada aperta anche agli  accordi di filiera, che la Banca sostiene dal 2015 attraverso un progetto particolarmente innovativo, al quale ha appena destinato ulteriori 10 miliardi di euro. L’obiettivo è creare sinergie tra aziende fornitrici trasferendo loro il merito creditizio del capofiliera. In Piemonte ne beneficiano attualmente 3.000 realtà imprenditoriali, organizzate in 74 filiere, per un giro d’affari di oltre 6 miliardi di euro.

L’accordo di collaborazione renderà infine immediatamente fruibili le misure per imprese e famiglie messe a punto da Intesa Sanpaolo per far fronte all’emergenza Covid-19  e agevolare la ripartenza, come moratoria prestiti e mutui, anticipo cassa integrazione in deroga, linee di liquidità, plafond per i settori più colpiti, per esempio il turismo, con rimborsi posticipati.

Sul fronte dell’e-commerce, che nel solo settore Food con il lockdown è cresciuto del 55% rispetto al 2019, Intesa Sanpaolo offre l’accesso a   Destination Gusto, piattaforma online per la valorizzazione e la vendita delle eccellenze enogastronomiche del Made in Italy.

Ufficio stampa Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani