Monica Massa
15 ottobre – Si è tenuta ieri al Castello di Grinzane Cavour, in presenza e in live streaming, la presentazione alla stampa di un evento senza precedenti, che ha lo scopo di fare del bene grazie a una denominazione, il Barolo, che è a livello mondiale un simbolo del vino italiano di prestigio. A promuovere l’iniziativa la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo che, in collaborazione con la Fondazione CRC Donare e il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, si è fatta carico di tutte le spese affinché l’intero ricavato vada agli enti coinvolti in progetti benefici che vanno dall’inclusione sociale, salvaguardia del patrimonio culturale, la ricerca. Tra questi sono stati presentati in anteprima: il progetto di educazione attraverso l’arte e la ricerca dell’uguaglianza di genere in Cina del Forum filantropico Est-Ovest (EWPF), la piattaforma di collaborazione interculturale sui temi del cambiamento climatico, conservazione, sostenibilità, istruzione, leadership femminile; il progetto di avvicinamento all’arte contemporanea e alla sostenibilità per bambini e famiglie promosso dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea; il progetto di restauro e valorizzazione del Cantinone del 1600 di Villa Arconati, alle porte di Milano, da parte di Fondazione Augusto Rancilio, un ente con finalità di studio e ricerca nei campi dell’Architettura e Design; il progetto di promozione e recupero dei saperi e del paesaggio dell’Alta Langa del Parco Culturale Alta Langa, un ente non-profit per la promozione dell’Alta Langa finalizzato allo sviluppo socioeconomico, culturale, turistico del territorio; infine il progetto Thesaurus Monviso che intende mettere a sistema l’impegno dei giovani in ambito socioculturale e ambientale nel territorio delle Valli del Monviso realizzato dall’Associazione b612lab di Saluzzo, realtà internazionale di promozione delle politiche giovanili.
Il vigneto da cui si sono ottenute le 15 preziose barrique di Barolo 2020 è la Vigna Cascina Gustava, ai piedi del Castello di Grinzane, una vigna di circa quattro ettari che, come ha ricordato il vice presidente della Fondazione CRC Ezio Raviola (a sx nella foto) ha “Un enorme valore storico e morale perché di proprietà della Cassa di Risparmio di Cuneo, che la acquistò perché non finisse in mani straniere. Il vigneto è gestito dagli studenti della Scuola Enologica di Alba e le fasi di vinificazione sono state seguite da Donato Lanati che ha fatto un lavoro unico”.
Le circa 300 bottiglie che si ricaveranno da ogni barrique a partire da gennaio 2024, al termine del periodo obbligatorio di affinamento, saranno numerate e vestite da un’etichetta creata in esclusiva da Giuseppe Penone, protagonista dell’Arte povera e tra gli scultori più importanti e riconosciuti a livello mondiale che ha aderito al progetto in forma del tutto gratuita, così come la casa d’aste Christie’s a cui è affidata l’organizzazione della gara. Mentre a ogni barrique sarà annesso un NFT (Non Fungible Tokens), certificato di autenticità digitale garantito tramite blockchain, coniato da Antonio Galloni, il critico enologico di fama mondiale e CEO di Vinous. Va ricordato che delle 15 barrique, 14 verranno battute all’asta il 30 novembre e la quindicesima se la aggiudicherà chi parteciperà all’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba il giorno 14 novembre, sempre dal Castello di Grinzane Cavour e in live streaming con Hong Kong.
Matteo Ascheri (a dx nella foto), presidente del Consorzio Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e a capo del comitato scientifico del progetto ha espresso soddisfazione per un evento che non solo valorizza il Barolo, ma è espressione di una cultura del donare che si realizza anche nei valori che il Consorzio sta portando avanti “Produrre sempre meglio, nel rispetto delle condizioni di lavoro, dell’ambiente e del territorio”. “ A differenza dei Francesi che fanno questo genere di vendite per risparmiare, noi al contrario vogliamo che gli acquirenti “en primeur” siano più generosi possibili, perché tutto il ricavato andrà in beneficenza. Mi auguro che per le successive edizioni ci siano anche soci del Consorzio pronti a donare una selezione speciale della produzione per finanziare un determinato progetto, che potrà essere anche quello indicato da loro stessi”.
Come ha ricordato Mauro Carbone Direttore Ente Turismo Langhe Roero e Monferrato in collegamento dalla Fiera del Turismo di Rimini “Questo evento benefico è molto figlio di un gioco di squadra che i Barolo Boys ci hanno insegnato”.
L’appuntamento è dunque il 30 ottobre al Castello di Grinzane per l’edizione numero zero di “Barolo en primeur”, con l’augurio che le cifre battute di zeri ne abbiano tanti.
In apertura La-vigna-Cascina-Gustava-e-il-Castello-di-Grinzane-Photo-Murialdo