Aprile 2022

Colli Tortonesi, il Derthona si presenta. Grandi Langhe a Torino

Il Derthona era una promessa, ora è una conferma. E’ il parere unanime dei partecipanti all’evento che ha ospitato per la prima volta un’anteprima dedicata al Timorasso.  Intanto Grandi Langhe fa il pieno a Torino.

Colli Tortonesi, il Derthona si presenta. Grandi Langhe a Torino

(Tortona, 5 aprile 2022) – Si è svolta nei giorni scorsi a Tortona la prima edizione integrale dell’evento dedicato al  Derthona  per celebrare il successo di un vino che in poco più di venti anni ha registrato significativi incrementi in termini di valore e volumi.

Se nel 1987 gli ettari di  Timorasso  erano giunti quasi alla soglia dell’estinzione, con meno di un ettaro dedicato a questo vitigno a bacca bianca, e ancora nel 2000 se ne contavano appena 3,5, oggi hanno raggiunto quota 276. Dopo una prima edizione nel 2020, svoltasi proprio a pochi giorni dall’inizio della pandemia, l’appuntamento ideato dal  Consorzio Colli Tortonesi  si è presentato quest’anno nel suo nuovo format aggiornato e completo di anteprima, masterlcass, banco d’assaggio, cene tematiche e visite in cantina, attirando sul territorio oltre trenta giornalisti dall’Italia e dall’estero.

“C’era grande attesa ed emozione per questa edizione di Derthona Due.Zero. – commenta  Gian Paolo Repetto, presidente del Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi. – Per la prima volta si è svolta anche un’anteprima della nuova annata dei vini Timorasso, un banco di prova molto importante per i produttori. L’interesse nei confronti di questo vitigno è sempre molto alto e testimonia il grande lavoro che tutti i produttori stanno facendo per far emergere i tratti distintivi di un vino che mostra carattere e complessità, soprattutto con il passare del tempo, come i grandi vini bianchi del mondo. Dopo due anni di assenza, siamo finalmente tortati in presenza e oltre ad operatori del settore e wine lovers ci hanno raggiunto qui a Tortona anche tanti giornalisti con i quali abbiamo avuto il piacere di confrontarci”.

Ed è stata proprio la presenza sui colli tortonesi di alcuni dei più importanti  critici internazionali  del vino che ha confermato la potenzialità della vocazione vitivinicola del territorio, e ha fatto parlare dell’attuale momento d’oro del Derthona non come di un punto di arrivo, ma dell’inizio di un percorso che nelle previsioni unanimi degli intervenuti porterà il Derthona ad affermarsi tra i più grandi vini bianchi.

“L’Italia è conosciuta nel mondo per i suoi grandi rossi, ma il potenziale dei vini bianchi sta crescendo e un contributo sempre più importante per far affermare l’Italia come grande paese di produzione per questi vini arriverà anche dal Derthona” ha affermato  Gianni Fabrizio, giornalista e scrittore, considerato il massimo esperto e conoscitore storico del fenomeno Timorasso.
I 76 produttori del consorzio – commenta Carlo Macchi su winesurf -, guidati dal riflessivo, attento  e pacato Gian Paolo Repetto, perfetto contraltare del magmatico Walter (Massa) sono riusciti ad organizzare, primi in Italia, l’anteprima di un bianco della vendemmia precedente e, credo unici in Italia, ad inserire in un   disciplinare di produzione il peso massimo per una bottiglia, 600 grammi.  Il coraggio di presentare in prima battuta un bianco “vecchio” di un anno, ma da poco in commercio, merita un plauso particolare perché apre la strada all’ufficializzazione  che i bianchi di tante Doc italiane devono essere commercializzati almeno un anno dopo la vendemmia.”.

La stampa estera è andata oltre e non ha avuto esitazioni ad avvicinare le diverse interpretazioni dei produttori tortonesi ad alcune delle migliori espressioni di vini francesi: lo svedese Anders Levander, una delle più autorevoli firme del Nord Europa ha aggiunto “I produttori dei Colli Tortonesi hanno tra le mani un tesoro, e per chi come me e gli altri colleghi della stampa estera presenti, gira il mondo, ed è spesso in Francia, non ha esitazioni a poter avvicinare il Derthona ad alcune delle migliori espressioni dei grandi vini bianchi della Borgogna.”      

 Derthona Due.Zero è stata anche l’occasione per fare il punto  sull’iter che porterà all’introduzione della futura sottozona Derthona, antico appellativo della città di Tortona, e che consentirà di unire con un unico nome territorio, vino e vitigno. Contemplerà tre tipologie:  Piccolo Derthona, Derthona e Derthona Riserva,  e sarà dedicata esclusivamente al Timorasso. “Saranno circa 1 milione le bottiglie che in futuro recheranno in etichetta il nome Derthona – conclude il presidente del Consorzio – è un progetto molto importante per tutto il territorio, che intende valorizzare la longevità del Timorasso spostando a    un anno la data di immissione in commercio, che sale a tre anni nel caso della versione Riserva. Inoltre vengono fissate delle altitudini minime di impianto differenti per ognuno dei Comuni presenti nel disciplinare per valorizzare le peculiarità di un territorio molto vasto e che non può essere uniformato perché comprende ben 6 valli con climi differenti al suo interno”.

Grandi Langhe

Ancora in Piemonte, da un territorio emergente a un altro decisamente “emerso”:    omaggiata dalla   scenografica proiezione sulla Mole Antonelliana,  si è chiusa  con successo l’ edizione 2022 di Grandi Langhe, confermandosi un   importante appuntamento internazionale nel ricco calendario del vino mondiale.

Organizzato dal   Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani  e dal  Consorzio Tutela Roero, con il supporto della Regione Piemonte e con il sostegno di Intesa San Paolo, l’evento ha riunito il 4 e il 5 aprile negli spazi delle OGR di Torino ben   2.200 professionisti e appassionati da 15 paesi nel mondo, venuti a scoprire le nuove annate di   226 produttori di 11 denominazioni di Langhe e Roero, e a discutere un  futuro del vino rispettoso di ambiente e persone  nel convegno  “CHANGES. AMBIENTE & ETICA NELLE LANGHE DEL FUTURO”, tenutosi martedì 5 aprile, a chiusura della manifestazione.
Prossima tappa:   Los Angeles, il 28 e il 19 aprile, per il  “Barolo & Barbaresco World Opening”.