Gennaio 2020

Dazi, col fiato sospeso

Gli USA chiudono il dossier Cina, quello europeo resta aperto

Dazi, col fiato sospeso

L’accordo commerciale tra USA e Cina, favorendo l’import di beni agrolimentari americani verso l’Asia, potrebbe danneggiare i produttori europei che concorrono su quel mercato lontano. Ma le maggiori preoccupazioni restano quelle sul fronte del paventato aumento delle barriere tariffarie americane verso l’Europa, che già hanno colpito, tra molti prodotti, i formaggi e i salumi italiani e i vini francesi. Come noto anche il vino italiano è ora nel mirino.

Molte sono state le prese di posizione volte a persuadere il governo del presidente Trump a non infierire sull’agricoltura europea, e non solo da questo lato dell’Atlantico ma anche negli Stati Uniti, dove tutti gli operatori della filiera temono gravi contraccolpi.
L’Unione Italiana Vini con il presidente Ernesto Abbona ha scritto al presidente del Consiglio Conte per esternare tutta la preoccupazione del settore produttivo e chiedere il massimo sforzo alla nostra diplomazia. La FIVI ha promosso una raccolta di firme a sostegno del settore che ha avuto un grande successo, e la presidente Matilde Poggi ha incontrato la ministra Teresa Bellanova (nella foto insieme all’altra produttrice Marilena Barbera e all’onorevole Chiara Gribaudo che ha favorito l’incontro).

Ma è soprattutto la diplomazia europea a dover giocare la partita. Il commissario Phil Hogan è stato a Washington la scorsa settimana, ma non si sa ancora quali risultati la sua missione possa aver generato. Hogan è attualmente commissario al commercio UE ma è stato in passato responsabile per l’agricoltura, quindi conosce molto bene la materia.