Secondo quanto riferisce il sito Vitisphere, sulla base di dati IRI, le vendite di bollicine nei supermercati francesi degli ultimi 12 mesi (da luglio 2018 a giugno 2019) mostrano prestazioni molto contrastanti in base alle categorie. Mentre il Prosecco sta ancora crescendo, Champagne e Cava (il principale concorrente spagnolo) stanno perdendo terreno.
Il Prosecco guadagna da 1 a 2 punti di quota di mercato in tutte le principali regioni francesi. Eric Marzec, direttore del vino e degli alcolici dell’IRI, sostiene che le vendite di bollicine italiane sono correlate alle crescenti vendite di Aperol e sono principalmente estive: ci sarebbe quindi un forte “effetto spritz” che potrebbe valere anche il 60% dei consumi di Prosecco.
Lo Champagne rimane di gran lunga lo spumante più venduto ma vive una stagione poco favorevole, passando da 46,7 a 43,4 milioni di bottiglie vendute, ovvero -7,2%. Si spera in un recupero con la classica impennata per le festività di fine anno. “Lo Champagne soffre del suo posizionamento di fascia alta, i consumatori prestano maggiore attenzione alle proprie spese, non consumano eccessivamente. Più che il potere d’acquisto è il volere d’acquisto che è in calo!” continua lo specialista. “I volumi persi in queste due categorie (Champagne e Cava) non sono compensati dall’aumento del Prosecco. Nessuno recupera la propria quota di mercato: il consumo di bollicine, ma anche di alcolici in generale, è in declino in GDO, sintetizza l’esperto. Champagne e Prosecco non sono in competizione diretta e non vengono venduti nello stesso periodo “.