La formula di Radici del Sud 2022, al castello normanno-svevo di San Nicandro di Bari, prevedeva programmi parzialmente separati per buyer e giornalisti. I primi si sono dedicati a incontri “B2B” con i produttori, i secondi hanno costituito le commissioni di assaggio per il concorso, due distinte per ogni batteria di vini, una italiana e una interazionale. Entrambi i gruppi si sono poi ritrovati per visite e degustazioni guidate.
Nicola Campanile, organizzatore di Radici, sottolinea che lo scopo del concorso non è tanto quello di distribuire onorificenze ma di far conoscere i migliori vini dei vitigni autoctoni delle regioni del sud attraverso lo strumento della degustazione cieca, che oltre tutto elimina ogni forma di possibile preconcetto. Per ogni categoria ci sono comunque dei vincitori, che si possono vedere a questo LINK.
Radici ha istituito poi un premio speciale in memoria di Antonio Tomacelli (nella foto a sinistra, con la compagna Tonia), un figlio della Puglia prematuramente scomparso pochi mesi fa: grafico, stampatore, artista, gastronomo, comunicatore del vino esperto, originale e salace, caratteristiche che ha trasferito nel seguitissimo sito/blog da lui fondato, INTRAVINO. La scelta della cantina da premiare è stata fatta dalla compagna di Antonio Tonia Papagno insieme al noto gastronomo fiorentino e collaboratore di Intravino Leonardo Romanelli, ed è caduta su un vino sardo, il Cannonau 2020 Giogu prodotto dalla Famiglia Demelas, vincitore a sua volta del concorso di Radici nella sua categoria. (LINK su Intravino).