Novembre 2022

I sogni che diventano realtà: 20 anni per il Nizza

Lunedì 21 novembre presso la Nuvola Lavazza a Torino si è celebrato il ventennale del Nizza con un seminario e  una degustazione riservata a giornalisti e operatori

I sogni che diventano realtà: 20 anni per il Nizza

di Matteo Pastorino

Sono passati 20 anni da quando “una brancà* di produttori pazzi si è messa insieme con un grande sogno” come racconta e ricorda all’apertura dell’evento Stefano Chiarlo, attuale Presidente dell’Associazione Produttori del NIZZA.

Un grande sogno che consisteva nel voler valorizzare un territorio, un vino e un vitigno che nelle zone di Nizza Monferrato trova lunga storia, vocazione ed area di grande espressione.

I produttori, che fino allora si vedevano come concorrenti, si sono messi insieme ed attraverso il confronto, lo studio di un disciplinare e molto lavoro si sono uniti per un obiettivo comune.

Il percorso è stato lungo dalle prime idee di fine anni Novanta, nel 2000 il termine NIZZA può comparire in etichetta come sottozona della Barbera d’Asti, nel 2002 nasce l’Associazione dei Produttori. Il 2008 è l’anno del riconoscimento della DOCG, sempre come sottozona della Barbera d’Asti DOCG, e con la vendemmia 2014 viene accolta la nuova denominazione di origine specifica per il NIZZA con la scelta di togliere il termine Barbera e lasciare il nome ed il territorio, NIZZA DOCG. Il 2018 è l’anno della Mappatura dei territori, altro punto fondamentale per rinforzare l’identità territoriale.

Nella giornata celebrativa di lunedì, durante il seminario di approfondimento guidato da Mauro Carosso Presidente di AIS Piemonte e da Matteo Monchiero è stato fatto un rapido excursus storico-didattico che, partendo dai cenni storici sull’uva Barbera, pare già nota alla fine del 1200 nell’Astigiano con il nome di grisa (Pier de’ Crescenzi, Ruralium commodorum libri XII, 1304-1309) , si è poi soffermato sulle caratteristiche specifiche del vitigno. Vitigno che trova unicità di espressione nei suoli caratteristici delle zone del Nizza. La parte nord caratterizzata da sabbie e terre rosse, la parte est dove troviamo prevalentemente terre rosse, il settore sud caratterizzato dalle arenarie e infine il settore centrale ricco di sabbie, marne sabbiose e argille, Marne di Sant’Agata Fossili (le stesse delle zone dei cru del Barolo).

Il seminario si è concluso con accenni sui cloni e le forme di allevamento, ma soprattutto con il messaggio che il NIZZA è un vino “gastronomico” che trova negli abbinamenti con il cibo, sia innovativo che della tradizione, la sua massima esaltazione.

A chiusura di giornata un piacevole Walk Around Tasting  tra i banchi degustazione con i produttori, per la stampa e gli operatori del settore con 82 etichette in assaggio.

E’ stato estremamente piacevole notare e commentare con i colleghi e con i produttori come il livello qualitativo dei vini sia oggi veramente alto a conferma, se ce ne fosse bisogno, dell’idea e del sogno di quella “brancà di produttori pazzi” da cui tutto è partito.

* In Piemontese “brancà” significa   “una manciata”, per indicare un numero ristretto.

https://www.ilnizza.net/