Novembre 2022

I viticoltori di Montespertoli, insieme per una pacifica rivoluzione

Con una masterclass sui vini del territorio guidata dal giornalista Antonio Boco si è presentata la neonata associazione di viticoltori di Montespertoli. Il “Patto dei viticoltori”: non solo promozione ma anche tutela del territorio.

I viticoltori di Montespertoli, insieme per una pacifica rivoluzione

Elisa Martelli

La rivoluzione è iniziata ufficialmente a Montespertoli il 10 Novembre 2022, all’interno del suo Museo della Vite e del Vino, con la presentazione per gli addetti ai lavori della neonata associazione di viticoltori di Montespertoli ed una interessantissima masterclass sui vini del territorio guidata dal giornalista enogastronomico Antonio Boco.

L’incontro, al quale era presente un folto numero di giornalisti ed esperti del settore, è stato aperto dal sindaco Alessio Mugnaini, il quale ha descritto con queste parole l’importanza del momento: “La presentazione dell’Associazione dei Viticoltori di Montespertoli è un momento importante per il nostro territorio. Siamo davanti ad un gruppo giovane, dinamico e motivato che rappresenta a pieno anche le caratteristiche del nostro vino. Viviamo di vino e vite da sempre e oggi, grazie al contributo dell’associazione, possiamo immaginare una nuova fase di costante ricerca, di sostenibilità ambientale, di innovazione e di crescita qualitativa dei nostri vini.”

 Dopo il sindaco è intervenuto Giulio Tinacci, presidente dell’Associazione, il quale ha spiegato come l’idea di associarsi fosse nata solamente un anno prima dallo scambio di idee ed il confronto di alcuni – e per lo più giovani – produttori di Montespertoli: e di come da questo dialogo abbia portato alla definizione di un obiettivo comune, fatto di tutela, affermazione e promozione del territorio di Montespertoli.

L’associazione dei viticoltori di Montespertoli riunisce oggi 17 aziende del territorio: la sua costituzione è avvenuta il 28 Maggio 2022 in occasione della Festa del Chianti di Montespertoli, con la firma del Patto dei Viticoltori, patto nato per creare una nuova figura di Viticoltore che tuteli e promuova non solo il proprio vino, ma anche il paesaggio, il territorio e la cultura del territorio.

Con i suoi 1000 ha, Montespertoli rappresenta ancora oggi uno dei comuni più vitati della Toscana: le vigne sono immerse in un patrimonio costituito da boschi, seminativi e oliveti che concorrono alla bellezza della campagna toscana e di cui non si può non tener conto.

L’uva maggiormente coltivata è, naturalmente, il Sangiovese ma sono presenti anche gli altri vitigni autoctoni, come il Trebbiano, il Canaiolo, il Ciliegiolo e vitigni internazionali, come il Merlot e il Cabernet Sauvignon.

Autenticità, Carattere, Sostenibilità, Genuinità, Bellezza, Diversità, Storia, Vitalità sono gli aggettivi che hanno ispirato il “Patto del Viticoltore di Montespertoli” e l’adozione da parte dell’Associazione del motto “cuore dinamico del vino toscano” si riferisce non solo alla centralità geografica di Montespertoli, ma anche al dinamismo e al rinnovamento in atto, portato avanti con determinazione da questo gruppo di perlopiù giovani viticoltori che vuole innovare un territorio, riscoprendo un legame autentico con esso e con la sua tradizione.

“Lo slogan legato alla dinamicità rappresenta chi sono i produttori di Montespertoli”, ha continuato Tinacci: “la sfida vera è mettere insieme le differenze tra le 17 aziende facenti parte dell’associazione per poi ricucirle. Non si può rimanere in equilibrio in bicicletta se non pedalando”

Con la firma del patto le aziende associate si sono impegnate a coltivare direttamente le uve, all’utilizzo di pratiche agronomiche sostenibili quali l’utilizzo oculato di prodotti fitosanitari, alla sostenibilità ambientale – per esempio con il recupero e il mantenimento di edifici storici- e a collaborare con tutta la comunità agricola, fatta di dipendenti aziendali, di altri produttori e di aziende di contoterzismo, così come a mantenere il dialogo e il confronto anche al di fuori dei confini dell’areale.

La mattinata è proseguita con la degustazione di 6 vini del territorio vinificati da altrettante aziende associate: i vini sono stati descritti in maniera esemplare dai produttori e da Antonio Boco, il quale non ha mancato di fare un excusus sulla geologia sulla varietà dei terreni di Montespertoli, fondamentale per comprendere le differenze che tra i vini presentati.

La mattinata si è conclusa con un light lunch dove erano presenti i vini del territorio di Montespertoli e vini Champagne di Eperney, comune gemellato con Montespertoli.

Oltre alla presentazione per gli addetti ai lavori, l’Associazione ha messo in campo una prima iniziativa, rivolta al grande pubblico, “La révolution à Montespertoli”, che si è svolta l’11 e il 12 novembre e che ha previsto banchi di assaggio, appuntamenti enogastronomici e degustazioni guidate all’insegna del bere di qualità.

Crediti ph. Alessandro Fontani
Crediti ph. Alessandro Fontani

VINI IN DEGUSTAZIONE: Montalbino Rosso Toscana I.G.T. 2020, La lupinella rossa Chianti 2020, Fattoria La Leccia Chianti superiore 2020, Castello Sonnino Chianti Montespertoli riserva 2019, Podere Ghisone Chianti Riserva 2019, Fattoria Parri Chianti Montespertoli riserva 2018

AZIENDE DELL’ASSOCIAZIONE: Podere all’Anselmo, Tenuta Barbadoro, Casa di Monte, Tenuta Coeli Aula, Le Fonti a San Giorgio, Podere Ghisone, Podere Guiducci, Fattoria La Leccia, La Lupinella, Marzocco di Poppiano, Montalbino, Tenuta Moriano, Fattorie Parri, La Querce Seconda, Tenuta Ripalta, Castello Sonnino e Valleprima.