Luglio 2023

Il progetto NoviAgri porta in campo il prototipo dell’atomizzatore “intelligente”

Giovedì 6 luglio nei vigneti di Cascina Castlet prima dimostrazione in campo della macchina irroratrice a gestione automatica della distribuzione, frutto del progetto NoviAgri, che coinvolge il Consorzio del Barbera d’Asti con la collaborazione dell’Università di Torino DiSAFA, Tecnovict – Spezia srl e CSP Innovazione nelle ICT

Il progetto NoviAgri porta in campo il prototipo dell’atomizzatore “intelligente”

di Monica Massa

Giovedì 6 luglio   a Costigliole d’Asti il progetto NoviAgri  che il Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato porta avanti da tre anni ha raggiunto un nuovo importante step con la prima prova in campo, nei vigneti di Cascina Castlet di Mariuccia Borio, del prototipo   di atomizzatore  in grado di gestire e  calibrare  l’erogazione del prodotto fitosanitario   in base al volume e alla densità della chioma, interrompendo   il flusso  in corrispondenza di fallanze senza ritardo, grazie  a  un sistema avanzato di sensoristica.

Da sx Vitaliano Maccario, Paolo Gay, Paolo Marucco, Giancarlo Spezia, Paolo Mollo

La giornata, che ha avuto una partecipazione di molto superiore alle aspettative degli organizzatori, è stata anche l’occasione della  prima uscita ufficiale del nuovo Presidente del Consorzio, Vitaliano Maccario  dell’azienda Pico Maccario di Mombaruzzo, che ha  ringraziato il past president  Filippo Mobrici per aver fortemente appoggiato  e sostenuto questo progetto : “Grazie a Mobrici e alla sua lungimiranza  nel volere fortemente questo progetto il nostro territorio  può senz’altro dirsi all’avanguardia e io sono onorato e orgoglioso di esserne ambasciatore perché stiamo facendo un lavoro straordinario”.

Il progetto NoviAgri è   iniziato nel 2020 e  ha come obiettivo il controllo delle malattie nel vigneto grazie all’uso di tecnologie innovative.

Paolo  Gay (Università degli  Studi di Torino DiSAFA, Meccanica Agraria) ha evidenziato come l’Intelligenza Artificiale stia rivoluzionando molto l’approccio in viticoltura  e di come anche gli scenari nell’arco di soli tre anni siano molto mutati.  La tecnologia si è evoluta  e  la prima  fase    del progetto, oggetto di un precedente convegno , sull’utilizzo dei droni per individuare patologie e  stress idrico si sta  evolvendo  per cercare di   affinare le capacità  dei droni  con una visione non solo dall’alto ma laterale, con l’obiettivo  non solo di discriminare le zone sane e malate del vigneto ma anche di individuare la patologia (FD e/o mal dell’Esca).

Percentuali di perdita di prodotto durante un trattamento con fitofarmaci

Per combattere le patologie in viticoltura , come ha ricordato Paolo Marucco (Università degli  Studi di Torino DiSAFA, Meccanica Agraria)  da qui al 2030 l’UE impone di ridurre del 50% l’uso degli agrofarmaci,  un obiettivo che in realtà non è così difficile da raggiungere in quanto  studi fatti hanno evidenziato come  in corso di trattamento  “meno del 50% della sostanza   arriva a segno; più  lo stato vegetativo è precoce , più si verifica una dispersione con deriva”.

Sulla base di queste considerazioni  basate non solo sugli obblighi imposti da Farm to Fork ma  anche dalla necessità di ottimizzare i trattamenti limitando al minimo la dispersione al suolo e nell’aria del prodotto fitosanitario, per la tutela dell’operatore, di chi abita in prossimità, dell’ambiente in generale  ma anche per un risparmio di sostanza attiva e di acqua,  si è arrivati  alla realizzazione del prototipo di macchina irroratrice del progetto NoviAgri.

La realizzazione del prototipo   è stata curata dall’azienda  Spezia dell’Ingegnere Giancarlo Spezia  e depositaria del  marchio Tecnovict.  “Durante la mia carriera ne ho fatti tanti di progetti innovativi – ha esordito  Giancarlo Spezia-  e questo è sicuramente uno dei migliori in quanto nato per volontà di un Consorzio che ha dimostrato una lungimiranza pazzesca e  che ci ha portati a qualcosa di veramente concreto. C’è stato tra tutti i partecipanti al progetto uno spirito di collaborazione che non avevo mai visto”.

Caratteristiche del prototipo della macchina irroratrice  del progetto NoviAgri

La prerogativa della macchina è che il kit  che gestisce in maniera intelligente i flussi  (diaframma per regolare il flusso d’aria in base alla vegetazione,  erogazione con valvole montate sugli ugelli che regolano quantitativo di acqua e dimensioni delle gocce, deflettori in grado di operare anche con pendenze evitando la deriva)  può essere montato anche su un atomizzatore esistente, con un notevole risparmio per il viticoltore.

Il display che consente di impostare la macchina per l’irrorazione

La concretezza dei risultati  di questa ricerca è stata sottolineata anche  da un altro attore  del progetto,  Paolo Mollo  di CSP – Innovazione  nelle ICT,  che ha sviluppato una APP  che aiuta l’operatore a utilizzare al meglio il kit per la distribuzione  e che può essere utilizzata  anche sugli atomizzatori tradizionali. Il passo successivo sarà quello di perfezionare l’app, mettendola a servizio dei viticoltori e rendendola facilmente fruibile da ogni telefono, in modo da poter supervisionare in ogni momento ciò che accade ad ogni vite.

L’intero kit sarà presto disponibile, aprendo una nuova frontiera  per la sostenibilità  in viticoltura.

 

Foto di Monica Massa