Febbraio 2022

Il vino perfetto

Un contributo utilissimo alla letteratura enologica per lo stile colloquiale ma allo stesso tempo rigoroso con cui viene affrontato con estrema completezza il tema dei difetti del vino

Il vino perfetto

di Monica Massa

Jamie Goode esprime molto bene l’obiettivo dell’opera già a partire dal titolo : Flawless (Senza difetti, impeccabile, perfetto): Il vino perfetto, tradotto in italiano. L’intenzione dell’autore è di elencare i difetti del vino, spiegandone con accuratezza le cause e i possibili rimedi – se ci sono- senza mai perdere di vista la natura della sua bellezza: “riconoscendo che la presenza di uno specifico carattere può essere negativa in alcuni vini, ma positiva in altri” scrive Goode nell’introduzione.

Che cos’è? Qual è il suo impatto sul sapore? Da cosa è causato? E’ sempre un male? Come si può prevenire? Quanto è comune? In ogni capitolo dedicato a un particolare difetto, Goode risponde a queste domande, affidandosi alla letteratura scientifica sul tema, ma anche riportando testimonianze ed esperienze dirette di enologi, oltre alle sue conoscenze personali. Ciò rende il libro non completamente neutrale, ma senz’altro rappresenta un contributo utilissimo alla letteratura enologica per lo stile colloquiale ma allo stesso tempo rigoroso con cui è affrontato con estrema completezza il tema dei difetti del vino.

L’autore li passa in rassegna tutti: da quelli riconducibili alle varie fasi produttive (dall’impianto del vigneto alle forme di allevamento e gestione, la vendemmia, affinamento, imbottigliamento, stoccaggio) a quelli più comuni: Brett, ossidazione, volatile, riduzione, odore di tappo, difetti della FML. Goode non tralascia però altri difetti, alcuni poco trattati perché più recenti come la contaminazione da fumo, o tipici di alcune aree di coltivazione della vite, come la contaminazione da eucalipto o la geosmina, o ancora riconducibili ai vini cosidetti “naturali” come il “sapore di topo”; difetti riconducibili a un errato stoccaggio come “danno dovuto al calore” o “il gusto di luce”, oppure ancora un eccessivo gusto acerbo e contaminazione da coccinella.

Nel penultimo capitolo Goode affronta l’argomento “Analisi di laboratorio dei difetti del vino” affermando che “gli enologi devono essere in grado di identificare i difetti o le contaminazioni che si sviluppano nella fase iniziale, mentre c’è ancora tempo per azioni di rimedio, e a volte non basta semplicemente assaggiare il vino”.

In conclusione Goode evidenzia che la percezione di un difetto varia da persona a persona così come alcuni aromi ritenuti sgradevoli per un determinato vino in un altro al contrario lo arrichiscono, il vino perfetto dunque nn è necessariamente un vino senza difetti. “E’ bene rimanere umili davanti al vino”.

IL VINO PERFETTO COVERIL VINO PERFETTO

Di Jamie Goode

Prefazione: Maurizio Ugliano

Traduzione di Mattia Venuti

Formato: 15 x 21

Pagine: 239 b/n

Prezzo: 23 euro

ISBN: 978-88-31286-00-8

Edizioni Ampelos