Monica Massa
“Volevo lanciare questo esperimento per il monitoraggio delle malattie fungine per testare la tecnologia del Politecnico, che prevede la realizzazione di sensori a bassissimo costo”. Daniele Trinchero, ricercatore del Politecnico di Torino e Presidente dell’Associazione Senza Fili Senza Confini è a capo di un progetto denominato iXem wine che, grazie alla convenzione con l’amministrazione comunale di Grana Monferrato (AT), ha l’obiettivo di realizzare un monitoraggio dell’area viticola che insiste sul territorio comunale attraverso centraline a basso costo e con prestazioni di collegamento performanti, abbinato a una rete di raccolta dati a livello nazionale.
Lo scorso anno, a stagione già avviata, sono state fatte prove con sensori di diverso tipo per individuare quello più adatto dal punto di vista tecnologico e del materiale di costruzione, quest’anno si è passati alla fase operativa con il posizionamento della foglia elettronica in dieci areali di produzione, ciascuno differente per esposizione. “La scelta è caduta sul comune di Grana per diversi motivi, spiega Trinchero “Si tratta di un comune fortemente vitato e con una amministrazione che si è dimostrata molto sensibile a questa tematica.” Gli replica il Sindaco Cristiano Gavazza “Ho subito accettato di aderire al progetto che Daniele ci ha proposto e che è a costo zero per le aziende perché permetterà di fare trattamenti mirati nelle vigne, con un conseguente risparmio di prodotto per i viticoltori ma anche un ridotto utilizzo dei prodotti fitosanitari, con benefici in termini di salute e di ambiente per gli operatori e per i residenti”.
Dante Garrone, viticoltore a Grana, è stato il primo a dare la propria disponibilità per testare in vigneto il dispositivo. ” La foglia elettronica permette di raccogliere contemporaneamente tutti i dati per l’analisi fitosanitaria: il volume di pioggia caduta, grado di temperatura e di umidità. Viene posizionata sulla fascia grappolo così da ricreare esattamente le condizioni reali in vigneto e consente di conteggiare il tempo di bagnatura sia sul lato superiore che su quello inferiore e quanto l’umidità persiste, in modo da individuare quando si arriva alla soglia critica e occorra intervenire coi trattamenti”.
Ora si tratta di capire se si verificheranno differenze significative tra i dieci areali scelti in base alle diverse esposizioni delle vigne per poter trattare in modo mirato.
A fine stagione torneremo dagli attori del progetto per capire quali sono stati i risultati ottenuti nel primo anno di sperimentazione.
