Giugno 2022

L’«ANELLO FORTE» DELL’ECONOMIA CIRCOLARE DI LANGA

Presentata a Monforte d’Alba, nelle Langhe, la nuova associazione fondata da 14 viticultrici che hanno a cuore il futuro dell’ambiente

L’«ANELLO FORTE» DELL’ECONOMIA CIRCOLARE DI LANGA

di Gabriela Tirino

Sabato 4 giugno è stata presentata l’associazione “L’anello Forte”, fondata da 14 donne imprenditrici vinicole di Monforte d’Alba, che nelle loro cantine riciclano e riutilizzano tutti gli scarti di lavorazione. Nata già il 30 gennaio 2021 nella Cantina Domenico Clerico, si è scelto di presentarla ufficialmente in occasione di Spazzamondo e della degustazione di Barolo annuale, organizzata da Barolo Boys.

L’”Anello forte” è il titolo del celebre libro di Nuto Revelli, scrittore e partigiano, che ha dato voce alle donne contadine per raccontare la campagna cuneese del dopoguerra. Marco Revelli, il figlio dell’autore e l’editore Einaudi, hanno concesso volentieri l’utilizzo del nome, per una causa d’interesse ambientale.

Le viticultrici associate in gran parte hanno meno di 35 anni e il cerchio attorno al quale si stringono è un imperativo: smettiamo di buttare via tutto!

«Dal 2018 lavoriamo a progetti di economia circolare – ha detto Sara Vezza, produttrice di vino e presidente del gruppo – che riguardano tutti i materiali che nelle cantine sono arrivati a fine ciclo, come la plastica, carta e cartone e i tappi. Sentiamo l’urgenza di non sprecare risorse, di immaginare un futuro possibile per le generazioni che verranno, di declinare la sostenibilità in ogni suo aspetto, di affrontare la complessità dell’economia circolare, di mantenere viva la memoria di chi ci ha preceduto».

La prima iniziativa realizzata da L’Anello Forte è una scatola per le bottiglie di vino interamente realizzata con scarti prodotti nel Comune di Monforte d’Alba, grazie alla collaborazione con FAG, azienda di packaging di Dogliani, e Osson che si occupa di recupero dei materiali. Un altro progetto, che sta coinvolgendo tutta la comunità di Monforte, è il recupero dei tappi di sughero, che vengono poi conferiti alla comunità Arti e Mestieri e destinati a una nuova vita nel settore edilizio.

«Stiamo ora lavorando per riutilizzare anche le vinacce e gli scarti organici della vigna e delle lavorazioni in cantina e soprattutto della plastica – ha svelato la presidente – Tutto questo è successo grazie a una persona che ha illuminato le nostre vite: Maria Bianucci, giornalista, concittadina, che ci ha sempre spronati verso un’ottica di sostenibilità e responsabilità sociale. Maria non è più con noi fisicamente ma continua a vivere nei progetti che abbiamo condiviso e che portiamo avanti».

Grazie a Maria Bianucci è nato il Premio RewineDesign nel 2018, in collaborazione con l’Istituto Europeo Design Torino, grazie al cui supporto il Comune di Monforte ottiene ogni anno il riconoscimento Spighe Verdi.

Altre info: www.lanelloforte.it

L’intervista  completa a Sara Vezza  è sul numero 3 di Millevigne 2022.