Pari opportunità, benessere e sicurezza nei luoghi di lavoro, corretta gestione di appalti e terzismo: quanto questi concetti sono realtà nel settore vitivinicolo? Come può essere certificata la sostenibilità sociale?
Se ne parlerà il 21 Aprile 2023 (h. 9,30 – 13,00) a Pieve di Soligo (TV), presso la sede del Consorzio Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, in collaborazione con il quale l’Associazione Donne della Vite ha organizzato il convegno dal titolo “La sfida della sostenibilità sociale nella filiera vitivinicola”.
Un evento tutto al femminile, in quanto donne saranno le quattro relatrici, la moderatrice e le protagoniste della tavola rotonda; ma, al contempo, un evento che si rivolge indistintamente a uomini e donne, poiché i temi trattati sono di vitale importanza per gli imprenditori e i lavoratori di ambo i sessi e perché è solo grazie alla collaborazione, al rispetto reciproco e alle sinergie tra i due generi che può essere costruito un terzo pilastro della sostenibilità, quello sociale appunto, solido tanto quanto quello ambientale e quello economico.
“Tra gli scopi per cui abbiamo fondato l’Associazione – spiega Valeria Fasoli, presidente Associazione Donne della Vite – sicuramente c’è quello di dare visibilità alle diverse figure femminili del settore, di perseguire principi non discriminatori, di creare luoghi in cui sia piacevole e stimolante lavorare e dove tutti gli operatori vengano rispettati e valorizzati nel loro ruolo. Questi temi saranno argomento del convegno, in cui vogliamo portare all’attenzione degli attori della filiera vitivinicola la sostenibilità sociale in tutte le sue sfaccettature”.
“La sostenibilità sociale è un tema al centro della filosofia e degli obiettivi di tutte le realtà vinicole del nostro Consorzio, dalle più piccole alle più grandi”, dichiara la Presidente del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, Elvira Bortolomiol. “L’attenzione verso i propri dipendenti, il loro benessere, il garantire un luogo di lavoro sicuro, l’adottare un codice etico, l’organizzazione di scambi e incontri periodici con i conferitori per migliorare la qualità delle materie prime – prosegue – dovrebbero diventare attitudini consolidate ed è perciò di grande rilevanza il nostro impegno per sostenere queste posizioni”.
“La parità di genere – sottolinea Elena Mocchio, Responsabile Innovazione e Sviluppo UNI – rappresenta una sfida e un’opportunità da non perdere per essere competitivi sul mercato e per contribuire attivamente allo sviluppo sostenibile del nostro Paese. Grazie alla UNI/PdR 125:2022,
“Nell’ambito del progetto FARm, Modello di filiera dell’agricoltura responsabile, coordinato dall’Università degli Studi di Verona – spiega Laura Calafà, Docente presso lo stesso ateneo – e finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020, ci occupiamo di prevenire e contrastare lo sfruttamento lavorativo e il caporalato in agricoltura, promuovendo la filiera dell’agricoltura responsabile in Lombardia e Veneto e nelle Province di Trento e Bolzano. Nell’ambito del Progetto, sono state elaborate linee guida per prevenire lo sfruttamento lavorativo in agricoltura, che possono essere molto utili alle aziende per evitare infiltrazioni della malavita e per non incorrere in sanzioni”.
“Il benessere dei lavoratori – aggiunge Silvia Rolandi, Avvocato e docente presso le Università di Pisa e di Wageningen – è una questione cardine per il raggiungimento della sostenibilità dei sistemi alimentari. L’importanza che questa tematica assume si desume anche dall’introduzione nella nuova PAC della condizionalità sociale. La regolarità dei contratti di lavoro, strettamente collegata al benessere degli agricoltori, è oggetto di studio del Progetto Europeo FARMWELL H2020, di cui l’Università di Pisa è Partner. Il Progetto analizza quali sono gli aspetti che impediscono il raggiungimento del benessere degli agricoltori e quali innovazioni sociali possano aiutare per risolvere le problematiche connesse”.
“Valoritalia – conclude Anna Paiola – Responsabile di Schema Equalitas SOPD e VIVA presso Valoritalia – garantendo oltre il 60% delle denominazioni nazionali, è leader nella certificazione in Italia in ambito vitivinicolo e da oltre un decennio contribuisce a tutelare la filiera del vino di qualità. La crescente attenzione verso i principi etici richiede tuttavia di garantire, oltre alla qualità, l’attuazione di pratiche socialmente eque e responsabili. Oggi un numero sempre maggiore di aziende sceglie di aderire ai sistemi di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola: lo Standard SOPD Equalitas e il Programma VIVA”.
9.30
Saluti e apertura lavori
Diego Tomasi – Direttore Consorzio Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg
Valeria Fasoli – Presidente Associazione Donne della Vite
9,45
Parità di genere: un’opportunità per lo sviluppo economico sostenibile
Elena Mocchio – Responsabile Innovazione e Sviluppo UNI, Ente Italiano di Normazione
10,15
Sostenibilità sociale nelle aziende vitivinicole: il benessere dei lavoratori, anche alla luce della nuova PAC
Silvia Rolandi – Avvocato, assegnista Università di Pisa e docente Università di Wageningen
10,45
Appalti e sicurezza del lavoro: le linee guida per l’agricoltura
Laura Calafà – Docente Università di Verona, Progetto FARm-Filiera dell’Agricoltura Responsabile
11,15
Certificare la responsabilità sociale: norme di sostenibilità del settore vitivinicolo
Anna Paiola – Responsabile di Schema Equalitas SOPD e VIVA presso Valoritalia
11,45
Tavola rotonda
Partecipano:
Elvira Bortolomiol – Presidente Consorzio Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg
Valeria Fasoli – Presidente Associazione Donne della Vite
Anna Balbinot – Responsabile Comunicazione Le Manzane
Veronica Ruggeri – Responsabile Relazioni Interne Le Colture
12,45
Chiusura lavori
13,00
Light lunch offerto dal Consorzio Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg
Moderazione
Costanza Fregoni – Associazione Donne della Vite
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Contatto stampa
Costanza Fregoni, info@donnedellavite.com
Pre-registrazione
La partecipazione all’evento è gratuita ma occorre pre-registrarsi inviando una mail a segreteria@prosecco.it entro il 18 aprile 2023.
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Associazione Donne della Vite
Siamo donne che hanno quale denominatore comune la vite e la sua coltivazione e che hanno tra i propri valori la cultura di cui il mondo vitivinicolo è permeato e la consapevolezza del prezioso fattore umano di cui esso è popolato. In una visione ampia, nuova e articolata, ispirata dai valori di etica, estetica e bellezza, scegliamo strumenti e modi nuovi e coinvolgenti per svolgere attività culturali, formative e divulgative e per costruire una rete culturale di incontro, crescita e impegno sociale. www.donnedellavite.com
Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg
È l’ente privato, nato nel 1962, che garantisce e controlla il rispetto del disciplinare di produzione del Prosecco Superiore Docg. Lo spumante prodotto sulle colline tra Conegliano e Valdobbiadene (TV) ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata nel 1969 e la Denominazione di Origine Controllata e Garantita nel 2009. Il territorio di produzione comprende 15 comuni. Il Consorzio, attualmente presieduto da Elvira Bortolomiol, ha sede in località Solighetto a Pieve di Soligo, raggruppa 209 case spumantistiche, 431 vinificatori e 3351 famiglie di viticoltori. Si occupa di tutela e promozione del prodotto, in Italia e all’estero, nonché dell’assistenza tecnica rivolta ai consorziati, dal vigneto alla cantina. www.prosecco.it