Maggio 2022

Le prospettive dell’enoturismo tra innovazione, tutela e sostenibilitá

Se ne è parlato il 7 maggio ad Alba, nell’ambito della manifestazione Vinum, giunta alla 44° edizione, dopo due anni di stop forzato.

Le prospettive dell’enoturismo tra innovazione, tutela e sostenibilitá

di Gabriela Tirino

la foro in apertura è da langhe.net

Vinum segna l’avvio della stagione enoturistica sul territorio e quest’anno rappresenta anche l’inizio di un percorso che accompagnerà il comparto alla 6° edizione della Global Conference of Wine Turisme, prevista a settembre proprio ad Alba.

«Momenti come questi si devono moltiplicare da qui a settembre – ha sottolineato Stefano Morra, direttore dell’Ente Fiera di Alba – perché desideriamo che sia un percorso di consapevolezza».

Una consapevolezza innanzitutto sul fatto che l’enoturismo rappresenta un importante motore di sviluppo, ma oggi deve essere approcciato in modo strutturato e corale, come, del resto, richiede la nuova legge in materia.

Secondo il Rapporto 2019 sul Turismo del Vino in Italia, a cura dell’Associazione Nazionale “Città del Vino” e dell’Università di Salerno, il giro d’affari dell’enoturismo nazionale, valeva complessivamente 2,5 miliardi di euro, prima della pandemia. Dopo il brusco calo dell’ultimo periodo, oggi si tratta di innovare a partire dalla comprensione dei nuovi flussi turistici, caratterizzati da un pubblico sempre più diversificato, interessato ad attività outdoor e sensibile ai temi della sostenibilità ambientale. In quest’ottica, come ha rimarcato Roberto Moncalvo presidente Coldiretti Cuneo, deve evolvere anche il ruolo delle cantine e dei vari stakeholders coinvolti. Enoturismo, infatti, non significa solo accoglienza del turista e vendita diretta in cantina: è tutto il sistema del territorio che deve essere orientato a un’offerta di qualità.

Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, ha ricordato che i produttori hanno plasmato le colline, portano nel mondo vini di qualità, accolgono i turisti nelle loro cantine e nelle loro strutture ricettive e oggi il loro ruolo di operatori enoturistici deve andare oltre. Si tratta di farsi promotori attivi di nuovi obiettivi in termini di ecosostenibilità ambientale e anche di etica sociale, per quanto riguarda la manodopera impiegata.

Il progetto Ecolog, lanciato dal Consorzio e Coldiretti Cuneo, insieme all’Unione dei Comuni Colline di Langa e del Barolo, rappresenta un importante passo in questa direzione. Questa iniziativa sperimentale, infatti, mira a ridurre del 50% le emissioni giornaliere di CO2 e l’inquinamento sulle colline UNESCO, abbattendo del 33% il traffico di mezzi pesanti destinati al ritiro delle bottiglie dalle cantine. In pratica, le aziende inseriscono gli ordini e prenotano il ritiro della merce su un’apposita piattaforma. I ritiri vengono fatti tramite piccoli mezzi a basse emissioni che, a pieno carico, convogliano le bottiglie ritirate in un unico hub fisico, da cui successivamente partono verso i mercati di destinazione. Una seconda parte del progetto, invece, ha l’obiettivo di agevolare le vendite del vino, facilitando le spedizioni delle bottiglie acquistate in cantina dai turisti che viaggiano in aereo.

Anche gli altri relatori del convegno Roberto Cerrato, Direttore dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e Mauro Carbone direttore Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, hanno insistito sulla necessità di fare rete per esprimere la “nostra identità” di territorio e offrire alta qualità su più fronti: paesaggistico, enogastronomico e artistico-culturale. In questo senso il confronto e le sinergie con altri siti UNESCO rappresentano un’opportunità di crescita, del resto il convegno è stato un’occasione per seguire le testimonianze di Francesco Marchese, rappresentante del Parco Nazionale delle Cinque Terre e di Giuliano Vantaggi, direttore Site-Manager Associazione Colline Conegliano Valdobbiadene.