Raramente Millevigne pubblica notizie relative a singole aziende. In questo caso ci sembra giusto fare un’eccezione perché quando una cantina leader italiana compie una scelta di discontinuità con il passato verso un più alto grado di compatibilità ambientale, correndo anche il rischio di perdere qualche cliente, questo rappresenta un esempio per tutti, che vale più di tanti appelli e articoli, ed è destinato a far riflettere anche i buyer di quei mercati dove la bottiglia pesante fa ancora “immagine”.
“Con le nuove annate del Rubesco – Rosso di Torgiano DOC, a base di Sangiovese e Colorino, e del Torre di Giano – Bianco di Torgiano DOC, a base di Vermentino, Trebbiano e Grechetto, Lungarotti introduce le nuove bottiglie più leggere che consentono di ridurre fino al 35% le emissioni di CO2, passando da 0,65 kg a 0,42 kg di peso per ogni bottiglia” spiega il comunicato dell’azienda. La stima ovviamente è approssimativa e riguarda la componente delle emissioni relativa alla fusione del vetro e al trasporto delle bottiglie, che secondo diversi studi rappresentano la maggiore fonte di emissione in atmosfera di gas serra di tutta la filiera vitivinicola.
Alla riduzione del peso si accompagna un restyling delle etichette.