Il cambiamento climatico influisce sull’espressione del genoma del Moscato bianco. Come può lo studio del profilo genetico di una varietà tradursi in indicazioni per la gestione del vigneto e gli interventi di adattamento alle condizioni di stress idrico e termico, allo scopo soprattutto di potenziare e conservarne le caratteristiche aromatiche?
La ricerca svolta dal Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti in stretta con la Scuola Superiore Sant’Anna di Studi Universitari di Pisa è stata presentata il 22 febbraio a Roma, in occasione di Italia Next DOP: primo simposio scientifico delle filiere Dop e Igp.
Al tema era stato già dedicato il convegno del 2 febbraio scorso, a Canelli, nell’Astigiano, nel corso del quale erano stati riportati i primi risultati di questa ricerca scientifica.
Pietro Tonutti, docente della Scuola di Studi Superiori, con i ricercatori Eleonora Littarru e Stefano Brizzolara, Guido Bezzo, responsabile del laboratorio d’analisi del Consorzio e Daniele Eberle, agronomo e consulente del Consorzio, hanno presentato i risultati del progetto, svoltosi dal 2019 al 2021 nei vigneti di Moscato bianco.
I link per i video completi delle relazioni presentate nel convegno del 2 febbraio sono pubblicati sul sito del Consorzio: