Sommario

01 / 2011

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Economia e Diritto

Chi dice Puglia dice Primitivo

Di Pasquale Porcelli Gennaio 2020

All’inizio del secolo scorso, quando i braccianti pugliesi erano impiegati in grandi lavori agricoli (mietitura, vendemmia, raccolta delle olive, aratura), ricevevano sino a due litri e mezzo di vino al giorno unitamente a cipolle fresche ed aglio. Basta questa citazione tratta dal libro ”L’alcool e la classe” di Figurelli edito nel 1978 a testimoniare quanto il vino fosse considerato un alimento in grado di sopperire a cibi ben più costosi. Il vino era “uno dei pilastri del regime alimentare del popolo minuto” assieme al pane ed all’olio.

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Enologia

Fermentazioni spontanee: vantaggi e gestione del rischio

Di Federico Giotto, Andrea Ruggeri, Maurizio Donadi Gennaio 2020

Il tema delle fermentazioni naturali rappresenta oggi uno degli argomenti più discussi e controversi dell’enologia moderna. Uno spaccato in due tra i produttori così detti “naturali” che prediligono lo sviluppo spontaneo dei lieviti dell’uva e della cantina e dall’altro i “convenzionali” che preferiscono l’utilizzo di fermenti selezionati per non correre rischi ed evitare potenziali effetti indesiderati.

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Enologia

DEALCOLAZIONE: una pratica che gli enologi dovranno conoscere

Di Lorenzo Tablino Gennaio 2020

Uno dei problemi storici per anziani enologi: l’arricchimento dei mosti. Chi non ricorda vendemmie povere in tutto: 1966-1972-1977-1992- 2002. Il ricorso era ai concentrati, al mcr e negli ultimi anni alle pratiche sottrattive. Oggi per un giovane enologo il problema è opposto, ovvero ridurre il grado alcolico dei vini. Effetto serra, minori rese in vigne, diversi sistemi di allevamento e altri motivi portano spesso a gradazioni elevate, “incendiarie” ha commentato il Corriere Vinicolo.

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