Settembre 2021

Nutrizione della pianta, fattore chiave della qualità

Una concimazione organica mirata è fondamentale per la salute e l’equilibrio del vigneto e dei componenti del vino

Nutrizione della pianta, fattore chiave della qualità

Essere dei bravi tecnici nella propria azienda non è affatto una cosa semplice, soprattutto in ambito vinicolo. Alle attenzioni per le tecniche enologiche si va via via affiancando la consapevolezza che il buon vino si fa prima di tutto in campo. Ciò significa che devono essere presi in considerazione diversi aspetti legati alla fisiologia della pianta e alla qualità del suolo, intesa come livello di sostanza organica, di attività microbiologica, compattamento del terreno, capacità di scambio cationico per l’assimilazione degli elementi nutrizionali.

L’uso unicamente di fertilizzanti minerali nei decenni passati ed una gestione del suolo che spesso prevedeva la sola lavorazione, ha portato ad un generale impoverimento dei suoli e a una destrutturazione degli stessi. Questo ha causato squilibri funzionali delle piante, difficoltà di gestione dei vigneti, uve di qualità modesta e piante più suscettibili alle avversità biotiche e abiotiche. Tutte problematiche risolvibili con una corretta strategia nutrizionale.

Fomet spa offre una gamma di prodotti che affianca l’agricoltore dal trapianto delle nuove barbatelle fino al post raccolta dell’uva. Per quanto riguarda le soluzioni di fondo il processo produttivo che le accumuna è denominato AFRODITE®Acronimo di un processo industriale basato su un sistema tracciato di letami che provengono da allevamenti con stabulazione su lettiera, Afrodite® garantisce un efficace processo di fermentazione, stabilizzazione e umificazione della sostanza organica. Questa preziosa materia prima può essere usata tal quale, miscelata ad altre matrici organiche e minerali o inoculata con micorrize e tricoderma (Fig. 1) per dare origine a prodotti complessi che abbiano caratteristiche nutrizionali per la pianta e di miglioramento fisico, chimico e microbiologico del suolo, condizione garantita da una pellettatura a freddo.

Gli investimenti di Fomet per la realizzazione di un centro sperimentale (CFPN) e di un centro ricerca (Fometl@b) hanno dato come frutto lo sviluppo di innovative soluzioni per uso fertirrigante e fogliare.

Figura 1: Barbatelle di vite trattate con Orosoil® e Starsoil®, prodotti ad azione specifica con micorrize e tricoderma vs testimone con solo terriccio.

Per ottenere una produzione di qualità è oltretutto importante fornire alla pianta prodotti fogliari, biostimolanti e nutrizionali, che distribuiti in uno specifico stadio fenologico vanno ad agire su specifici processi metabolici di elevata complessità. Questi sono coinvolti nella sintesi di molecole che conferiscono all’uva le caratteristiche desiderate migliorando il processo di vinificazione. BIOKELP® è un prodotto di nuovissima introduzione registrato per uso in agricoltura Biologica che abbina zinco e manganese chelati alla presenza di alga da Ecklonia maxima. Il delicato processo di estrazione e pressatura a freddo di quest’alga proveniente dai mari sudafricani permette di mantenerne inalterate le caratteristiche garantendo un contenuto di ben 30 mcg/l di Auxine e di 10 mcg/l di Citochinine. A completare lo spettro organolettico del prodotto un buon contenuto in Giasmonati naturali, amminoacidi e fenoli. Il prodotto si posiziona come potente antistress, per migliorare la fase di fioritura e allegagione, per anticipare ed uniformare le produzioni e come radicante nelle prime fasi di sviluppo della pianta. Il dosaggio fogliare consigliato è di 4 kg/ha per 2-3 interventi in prefioritura, prechiusura grappolo e preinvaiatura. Nei nuovi impianti il dosaggio è di 10 Kg/ha radicale in miscela con Acidi Umici da Leonardite come NILOFERT®.

VERTYPLUS® è un fertilizzante in polvere idrosolubile che apporta Magnesio al 6% e microelementi essenziali. L’alta qualità e purezza delle materie prime, unita alla presenza di acidi umici al 10% (su s.s.), garantisce un’altissima efficienza di assimilazione ed un effetto stimolante agevolando l’accumulo di antiossidanti e l’attività degli enzimi di difesa dallo stress ossidativo causato da radicali liberi che si generano a seguito di stress ambientali. Contiene Ferro (4%-DTPA), Manganese (3%) e Zinco (1,5%) chelati entrambi (EDTA) i quali rendono gli elementi estremamente solubili all’interno delle cellule e facilmente traslocabili all’interno dei vasi xilematici della pianta. Al formulato si aggiungono Boro (0,5%) e Molibdeno (0,1%). L’interazione con la parte organica di acidi umici favorisce ulteriormente la solubilità e la stabilizzazione del composto.  La presenza di Magnesio migliora la biosintesi di clorofilla, suo principale elemento, la sintesi di DNA e RNA e contribuisce al contenimento del disseccamento del rachide su vitigni particolarmente soggetti a questa fisiopatia.

VERTYPLUS® è consigliato su vite con applicazioni fogliari ad un dosaggio di 1-2 Kg/ha alla ripresa vegetativa, in prefioritura e in preallegagione (in miscela con Biokelp®) oltre che in tutte quelle situazioni di manifestata carenza specifica.

Ulteriore proposta sviluppata durante la recente estate è KAPPABRIX®. Si tratta di un formulato esclusivo che apporta potassio in forma di Carbonato (20% K2O) estremamente assorbibile e una parte organica di Alghe (5%) e Acidi Umici (10%) che provocano un effetto di stimolazione sulla pianta. Kappabrix® ha dato prova tangibile di poter uniformare la maturazione, di aumentare il colore dell’acino ed il grado zuccherino del frutto come visibile dalla seguente prova.

Figura 2 (anche in apertura): Appezzamento di Merlot sulla quale è stata eseguita la prova con Kappabrix®.

Nell’annata agraria 2020 è stata eseguita una prova sperimentale in campo su un appezzamento di Merlot in gestione convenzionale situato in provincia di Verona. Le caratteristiche del terreno sono tipiche di una zona di pianura fluvioglaciale formata da sabbie molto calcaree con presenza di argilla.

Sulla tesi trattata, alla normale linea di difesa chimica aziendale, è stato inserito Kappabrix® alla dose di 4 Kg/ha per 3 interventi a distanza di 7 giorni a partire dalla fase di preinvaiatura. Su tale prova il nostro centro di ricerca ha effettuato un elevato numero di rilievi affinchè i campioni raccolti, analizzati poi da un laboratorio esterno, ci restituissero dei valori che avessero valenza statistica.

Si sono avuti pertanto i seguenti riscontri:

FATTORE ANALIZZATO

Δ Tesi NT e tesi con Kappabrix®

Indice rifrattometrico (°Brix)

+ 1,5°

Antociani Totali

+ 31,2 %

Diametro medio dell’acino

+9,4 %

 

Figura 3: Tesi aziendale in basso, tesi trattata con Kappabrix® in alto

 

Il risultato positivo dell’utilizzo di Kappabrix® è piuttosto evidente. Il prodotto ha dato prova di migliorare sensibilmente il grado zuccherino dell’uva, di incrementare e uniformare la colorazione degli acini e di aumentare il diametro medio dell’acino. In generale la pianta appariva in uno stato di maggiore benessere.