La conferenza stampa online organizzata da UIV, Assoenologi e ISMEA che si è tenuta lo scorso 3 Settembre ha evidenziato come a fronte di un ottimismo per la qualità delle uve e della produzione – è previsto -1% rispetto al 2019-, siano ancora molte le incognite legate alla ripresa dei mercati internazionali, non solo per il Covid, ma anche per le problematiche sollevate da Brexit e dazi USA.
Il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella ha parlato di qualità delle uve buona , in alcuni casi eccezionale; ora bisogna cercare di ricostruire i mercati a livello europeo, puntando ad una maggiore valorizzazione del prodotto, anche riducendo le rese e bloccando i nuovi impianti “Penso che produrre più uva non va bene se poi va in distillazione, perché tanto lavoro da parte dei tecnici va vanificato”.
L’importanza del sostegno al valore è stato rimarcato anche dall’On. Filippo Gallinella, Presidente della Commissione Agricoltura, sottolineando come sia importante che “l’Italia oltre che primo produttore mondiale diventi anche primo venditore”.
Raffaele Borriello, direttore generale dell’Ismea prima di cominciare il suo intervento ha voluto ricordare Philippe Daverio, per il suo contributo all’Expo con la costruzione del padiglione vino. Anche Borriello come Cotarella si è dimostrato ottimista, bisogna “Puntare a mantenere la medaglia d’oro della quantità, ma anche in valore, che deriva dalla presenza sui mercati esteri e quindi bisogna capire come il vino italiano potrà riaffermarsi sull’export”.
L’intervento del Presidente UIV Ernesto Abbona ha sollevato questioni contingenti del comparto: impegno di promozione all’estero, i corridoi verdi e i voucher . In un periodo così delicato come quello della vendemmia, “è indispensabile – ha detto il Presidente rivolgendosi alla Ministra Bellanova, anch’essa collegata on line- facilitare ingresso dei lavoratori stagionali dall’estero, perché si tratta di operai specializzati che costituiscono un valore aggiunto”. Abbona ha inoltre rimarcato come la gestione dei voucher sia difficoltosa e come lo Stato debba vigilare ed intervenire per evitare situazioni di sfruttamento e caporalato, ma allo stesso tempo agevolare l’utilizzo di manodopera specializzata anche straniera.
Un argomento fortemente trattato dalla Ministra nel suo intervento è stato quello relativo alla comunicazione e alla promozione all’estero, con l’apertura di un tavolo di lavoro col Ministero degli Esteri e ICE. L’appuntamento più importante rimane la questione dei fondi messi a disposizione per la distillazione di crisi e la vendemmia verde, fondi che sono stati utilizzati solo in parte ma che andranno obbligatoriamente spesi entro l’anno. E’ urgente quindi che le organizzazioni e tutta la filiera si mettano subito al lavoro per trovare una posizione condivisa ed individuare quali misure potranno essere finanziate; l’auspicio è che si riesca ad attivare un piano di rilancio del comparto con azioni mirate, tese a far valere i suoi effetti nel medio/lungo periodo, evitando finanziamenti a pioggia.
Slides dei relatori e dossier vendemmia sono disponibili nei siti di UIV, Assoenologi e ISMEA
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