di Alessandra Biondi Bartolini
Per comprendere un territorio viticolo occorre prendere contatto con la sua geografia, i punti di riferimento, gli elementi del paesaggio, la disposizione e la forma delle colline, i fiumi, i rilievi più importanti, la vegetazione, le strade. Lo si può fare davanti a una mappa o a una foto aerea o anche di fronte a un panorama. Il territorio del Comune di San Casciano Val di Pesa è posto al confine Nord della zona della denominazione del Chianti Classico ed è caratterizzato da un ambiente e un paesaggio tendenzialmente omogeneo nelle quote (intorno ai 300 metri slm) e nel clima, mitigato dalla conca della città di Firenze.
La masterclass “Perché Nord!” organizzata dall’Associazione San Casciano Classico e condotta da Alessandro Masnaghetti è cominciata davanti al paesaggio che, dalla terrazza della Villa le Corti, offre all’osservatore molti degli elementi per leggere il territorio. Molti ma non tutti, perché il fattore umano e i suoli, descritti dalle mappe tematiche che saranno presto presentate nel nuovo Atlante dedicato al Chianti Classico per la serie “I cru di Enogea”, sono naturalmente gli altri elementi che vanno a costituire l’identità dei territori e delle zone e sottozone.
“Perché Nord” ha offerto una riflessione parallela tra il Chianti Classico di San Casciano, una delle undici UGA (Unità Geografiche Aggiuntive) approvate nel 2021 e il Barolo del Comune di Verduno, il più a Nord tra quelli della denominazione piemontese, che conta complessivamente 170 MGA (Menzione Geografica Aggiuntiva).
“Occorre cercare di uscire dagli stereotipi, per cui le zone a Nord dovrebbero essere quelle con clima o microclima più fresco” ha spiegato Masnaghetti “Nel caso di San Casciano e di Verduno nonostante la posizione ci troviamo nelle zone più calde delle due denominazioni; ogni territorio deve esprimersi per quelle che sono le sue caratteristiche, e i produttori devono fare lo sforzo per fare in modo che queste caratteristiche vengano fuori. Il risultato di un vino è dato dalla combinazione di molti fattori, a volte si tende anche a ricondurre tutto alla geologia, ma i fattori umani, le scelte di impianto, la quota, l’esposizione e la conoscenza condivisa sono ugualmente importanti”.
Una bottiglia per San Casciano
“San Casciano Classico” è l’Associazione che riunisce 26 aziende vitivinicole del Comune di San Casciano Val di Pesa all’interno della zona viticola del Chianti Classico. L’Associazione è stata fondata ufficialmente nel 2018 con la volontà di creare una struttura stabile di confronto e collaborazione per comunicare e valorizzare le peculiarità di questo territorio e dei suoi prodotti. Lo scopo dell’Associazione è infatti quello di tutelare e promuovere le aziende vitivinicole del comune di San Casciano in Val di Pesa comprese nel Chianti Classico accomunate dalla millenaria storia del suo territorio, valorizzandone le particolarità geologiche e climatiche insieme alle sue tradizioni rurali e gastronomiche.
La masterclass è stata l’occasione per presentare la bottiglia del territorio, personalizzata e realizzata dall’Associazione San Casciano Classico in collaborazione con la Vetreria Etrusca che sarà utilizzata dagli associati a partire dal mese di Ottobre 2022.
La bottiglia bordolese, in vetro scuro dal peso di 500 grammi, riporta il nome dell’Associazione in due posizioni specifiche: sulla baga in bassorilievo si trova l’incisione della scritta “San Casciano Classico”, inizialmente coperta dalla capsula e che si disvela soltanto al momento dell’apertura della bottiglia, mentre sulla parte bassa della bottiglia, sotto l’etichetta aziendale, la medesima scritta ripetuta due volte è intervallata dal marchio associativo in rilievo. L’utilizzo della bottiglia è su base volontaria da parte delle aziende socie dell’Associazione e può essere utilizzata a discrezione aziendale su una o più delle tre tipologie di Chianti Classico (Chianti Classico annata, Chianti Classico Riserva e Chianti Classico Gran Selezione) prodotte nel territorio del Comune di San Casciano in Val di Pesa. “È da oltre un anno e mezzo che stiamo lavorando a questa idea”, racconta il Presidente dell’Associazione Antonio Nunzi Conti, “non è stato semplice realizzarla sia perché ci è voluto tempo nel trovare l’idea creativa giusta sia per il periodo storico che stiamo attraversando che ha visto i materiali come il vetro scarseggiare e i prezzi in forte aumento. La bottiglia sarà elemento di unità e di riconoscibilità del nostro territorio e siamo sicuri che aiuterà la percezione qualitativa del consumatore richiamando il nostro splendido territorio di San Casciano in Val di Pesa”.