Settembre 2020

Prosecco e sostenibilità

Le vigne di Sarah al chiaro di luna

Prosecco e sostenibilità

Prosecco e sostenibilità è un binomio possibile, fattibile e tangibile. Lo dimostrano sempre più aziende che si impegnano per un’agricoltura meno impattante, più virtuosa, più attenta ad armonizzare le risorse del territorio in cui opera per utilizzarle in maniera più intelligente nella propria tecnica agricola.

Per il sesto anno, l’azienda Le vigne di Sarah ha organizzato una serata per inaugurare la propria vendemmia, in particolare quella notturna. Il contesto è quello affascinante alle spalle di Conegliano, la parte orientale e più calda del territorio del Prosecco Superiore DOCG, ma che quando lascia le colline affacciate sulla grande pianura del Piave, diventano presto erte, montane, boscose: sono le terre di Vittorio Veneto, terre di passaggio per la Val Belluna attraverso le “rotture” nelle colline pedemontane.

E per conservare al meglio i profumi e la qualità delle uve che vivono questo territorio di contrasti, ecco che Sarah dei Tos si è “inventata” la vendemmia notturna. Una vendemmia baciata tutti gli anni dalla luna piena (purtroppo non è sufficiente a illuminare i vigneti, ma ci pensano i potenti fari disposti nel vigneto), e che fa seguito a un’attenzione verso il nostro satellite che in agricoltura è ancora molto forte e che ben si innesta sull’approccio agronomico aziendale che fa condurre i 18 ettari in biologico.

Quest’anno Grappoli di Luna è stata dedicata non soltanto a stampa e addetti del settore, ma anche al (ri)lancio dell’assegnazione delle colline del Prosecco a patrimonio Unesco, con la loro peculiare agricoltura eroica: ecco la presenza dell’assessore regionale al turismo Federico Caner, che ha sottolineato il valore culturale per questo territorio della viticoltura, a cui – per fortuna o purtroppo – va affidato l’intero ruolo di ambasciatrice di molte altre eccellenze agricole: dalle altre denominazioni viticole dell’Alta Marca, alla produzione lattiero-casearia di altissima qualità.

L’evento si è aperto con gli assaggi proposti dai produttori dell’azienda che si definisce “Oasi Biologica”, e che integra l’agriturismo e le “Lunotte”, botti in cui poter dormire direttamente in vigna per godersi luci e suoni delle colline di Cozzuolo.

Altra novità di quest’anno è stata la presentazione del nuovo bitter bio Luna Bitter, marchio registrato, proposto in una veste originale sia nella forma della bottiglia e della bella etichetta, che nell’utilizzo per uno Spritz Bio, abbinato al “suo” Prosecco.

Tessa Gelisio ha condotto la serata e la tavola rotonda, nella quale il professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri, la forager Eleonora Matarrese, autrice de “La cuoca selvatica” (ed. Bompiani) e il dottor Luca Migliolaro, direttore commerciale di Pam Panorama Spa, hanno dato il loro contributo al tema della “Nuova consapevolezza a tavola”. Il professor Remuzzi ha trattato in maniera scientifica e approfondita i vari aspetti dell’alimentazione, ribadendo l’importanza della dieta mediterranea e del consumo di frutta e verdura, ricordando però che la dieta è anche una questione di cultura e di abitudini; riallacciandosi al tema della dieta mediterranea, Eleonora Matarrese ha fatto fare un tuffo nella tradizione che sapeva – e doveva – valorizzare la diversità vegetale di un territorio e che oggi chiamiamo fitoalimurgia, parola dal suono magico che significa raccolta di specie selvatiche per il consumo umano. Le sue erbe selvatiche finiscono un po’ ovunque, anche nella cucina di Carlo Cracco. Il dottor Luca Migliolaro ha portato la sua esperienza di direttore commerciale Pam Panorama, raccontando come un’azienda con 201 negozi e un fatturato vicino ai 6 miliardi, abbia scelto di tessere nuove relazioni proprio con le piccole e medie aziende agroalimentari del territorio, creando con le stesse un rapporto di collaborazione per garantire ai clienti più esigenti la qualità dei suoi prodotti.

Prima dell’inizio della cena a cura di Tino Vettorello (ristorante Tre panoce), Sarah Dei Tos ha consegnato il premio La Vigna di Sarah bio per l’agricoltura eroica ad Andrea Valentinetti, giovane chef e fondatore del padovano Radici Restaurant & Cocktail Bar. Andrea ha raccontato la sua storia, il legame speciale con Ponza, premiata lo scorso anno, l’importanza fondamentale che ha avuto nella sua formazione l’esperienza a Le Calandre e il suo approccio alla scoperta e valorizzazione del territorio e dei suoi valori, colturali e culturali.

Andrea Fasolo