Luglio 2022

Questione di etichetta

La nuova edizione del manuale con tutte le regole per la corretta etichettatura del vino, a cura di Michele Antonio Fino, è in fase di stampa: sarà distribuito agli abbonati a Millevigne insieme al numero di settembre.

Questione di etichetta

Quanti verbali, quanti sequestri, quante sanzioni, e quante polemiche, tutti i giorni in Italia, per qualche dicitura che manca, oppure è di troppo, sull’etichetta di un vino. Spesso errori banali, fatti in buona fede, ma che contrastano con la normativa e finiscono per costare cari ai produttori. Normativa che a volte può apparire farraginosa (e forse a volte lo è) ma che, in realtà, è frutto di un continuo confronto tra le istituzioni pubbliche italiane ed europee, la filiera del vino e i consumatori, ed è finalizzata a fornire a chi acquista una bottiglia (o un bag-in-box: le regole essenziali non cambiano)  o la ordina al ristorante informazioni chiare e verificabili .
Con “Questione di etichetta”, edito da Vignaioli Piemontesi, arriva il testo più aggiornato per evitare errori formali, fermo restando l’ampio spazio di creatività a cui ha diritto ogni produttore per presentare il suo prodotto.

Scrive infatti l’autore, Michele Antonio Fino, nella premessa:

“Qui non si parla di etichettatura sotto il profilo delle scelte individuali che afferiscono i propri gusti, la propria storia aziendale e le proprie scelte di marketing, ma solo degli aspetti oggetto di leggi e regolamenti. Tuttavia, prestate attenzione al fatto che nulla di ciò che liberamente dà sfogo alla fantasia e al gusto del produttore deve risultare in contraddizione con quanto è imposto dalla legge per l’etichettatura: insomma, non c’è un’etichetta dove devo rimanere serio e veritiero (la cosiddetta “etichetta di legge”) e poi un’altra, appiccicata sulla stessa bottiglia, dove posso mettere informazioni che contraddicono l’etichetta di legge o sono addirittura vietate sull’etichetta di legge.
Per compilare un’etichetta secondo le regole c’è un solo modo: rispettare le regole.

Se, per caso, le regole per assicurare all’acquirente di una bottiglia di vino (o di un bag-in-box o di una dama) che egli abbia alcune fondamentali informazioni, confliggono con le aspirazioni artistiche o la filosofia aziendale di chi quella bottiglia produce, sappiate che le prime vincono e mettetevi il cuore in pace.
La legge pensa che un consumatore abbia pienamente diritto a risposte chiare, raggruppate in un unico campo visivo (quindi non qualche elemento scritto sul davanti, qualche altro sul dietro e magari qualcuno stampato sulla facciata adesiva interna dell’etichetta, che si legga solo a bottiglia vuota…) alle seguenti, essenziali domande:
• Che vino è questo?
• Chi lo produce?
• In quale Paese?
• Quanto vino c’è in questo contenitore?
• Quanto alcol c’è in questo contenitore?
• Come faccio a sapere quando è stato confezionato questo vino?
• Sono presenti allergeni?
• Come si smaltiscono il contenitore, il tappo, la capsula?”

L’autore
Michele Fino è professore associato di Fondamenti del Diritto Europeo nell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN).
Scrive di istituti giuridici, di cibo e di vino, con specifico riguardo ai problemi dell’origine: è autore di Gastronazionalismo (People, 2021) e nel 2013 ha pubblicato con la Vignaioli Piemontesi la prima edizione di Questione di Etichetta. Collabora con consorzi di tutela e associazioni vitivinicole, con riguardo per le  questioni giuridiche inerenti i disciplinari e la regolamentazione del settore. Su Instagram svolge una costante attività di divulgazione giuridica con lo pseudonimo di @ermezio. È anche un vignaiolo e piccolo produttore di vini dalle sue vigne nel saluzzese.

Il manuale sarà inviato a tutti gli abbonati a Millevigne insieme al numero 3, quello di settembre: come quaderno allegato alla rivista per gli abbonati alla versione cartacea, in formato digitale agli abbonati telematici. Non siete ancora abbonati? Quale occasione migliore?

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