Aprile 2023

Quo vadis Derthona? Un convegno ma anche una festa per i successi del Timorasso

Teatro civico di Tortona al completo per festeggiare i successi del Timorasso e fare progetti sul futuro del territorio Derthona

Quo vadis Derthona? Un convegno ma anche una festa per i successi del Timorasso

Monica Massa

Walter Massa ha fatto ancora una volta centro alla regia di un convegno “Quo vadis Derthona” che lunedì 17 aprile a Tortona    ha fatto registrare il tutto esaurito al Teatro Civico e con una buona fetta di pubblico  collegato in streaming.

Un luogo affascinante, come ha dichiarato il direttore de Il Gusto  Luca Ferrua, moderatore dell’evento, e allo stesso tempo simbolico, perché sullo stesso palco Massa, come ha ricordato lui stesso,  il 15 settembre 2005 aveva profetizzato che entro 15 anni tutti i ristoranti e le enoteche di livello in Italia avrebbero avuto in carta un vino dei Colli Tortonesi. Il successo  del Timorasso e degli altri vini del Tortonese non è solo nazionale ma mondiale e questo grazie allo spirito catalizzatore di Walter che ha saputo coinvolgere personaggi impegnati su vari fronti  a promuovere le eccellenze del territorio: “tanta gente che ci ha aiutato a far conoscere i nostri prodotti”.

Il dibattito ha preso spunto dal libro di Luciano Bertello storico e scrittore, autore del libro “Osterie della tradizione tra Langa, Roero, Monferrato e Tortonese”  che, tra le 55 recensioni, ha inserito sei osterie  del territorio Derthona  “per motivi culturali ed economici” ha detto Bertello  “in quanto  questa parte del Basso Piemonte era interessata dalla via commerciale del sale e  fiorente negli scambi  di merci e di conseguenza anche di idee.”

Una terra di contaminazioni  che possono solo fare del bene  al territorio e  il cui futuro “è meraviglioso”  come ha affermato un altro Piemontese, di successo Oscar Farinetti , anticipando anche che tra poco uscirà il suo nuovo libro dal titolo “Dieci mosse per affrontare il futuro”.   il fondatore di Eataly ha ricordato ai molti produttori presenti (tra cui anche tanti del Monferrato, bell’esempio partecipativo), che con il vino di qualità si può fare bene anche nel turismo.

Un turismo, quello del territorio tortonese che deve ancora esprimersi al meglio  “e che va migliorato nell’attenzione all’ospite internazionale” come ha evidenziato  Antonio Santini del ristorante tristellato Dal pescatore a Canneto sull’Oglio.

Tra gli amici di Massa ambasciatori del territorio  Derthona   e partecipanti al dibattito anche  Davide Rampello,   inviato di Striscia la Notizia con la rubrica “Paesi e paesaggi” nonché curatore artistico per l’Italia in diverse edizioni dell’Expo  , che ha ricordato come sia importante non perdere la memoria del proprio passato per poter  guardare al futuro e che per fare tutto ciò al meglio  bisogna essere una comunità, perché  “la comunità è l’anima vera”.

Uno spirito, quello dell’attenzione verso la comunità, che ha portato Banca d’Alba a voler essere presente anche sul territorio tortonese . Il presidente di Banca d’Alba Tino Cornaglia ha voluto ribadire lo spirito di servizio dell’istituto di credito cooperativo  per garantire “un appoggio ai contribuenti per lo sviluppo del territorio”.  Avere una banca solida su cui contare per ottenere credito può  senza dubbio contribuire allo sviluppo delle idee e dei progetti  e anche la politica deve fare senz’altro la sua parte, “superando i campanilismi , lavorando tutti insieme per promuovere e far conoscere il territorio Derthona”  è stata la promessa a chiusura dell’intervento del Sindaco di Tortona Federico Chiodi.

Le premesse  perché il territorio  possa avere sempre più successo, non solo a livello enologico ma anche per le altre eccellenze agroalimenteri e artigianali  (dal formaggio Montebore, al salame del Giarolo, le fragole e le pesche di Volpedo, le ciliegie di Garbagna, i tartufi dell’Appennino ligure, gli ortaggi della Valle Scrivia) ci sono ed infatti il titolo del convegno “Quo vadis” intende affermare la visione chiara  e coerente del futuro   delle donne e degli uomini che vivono e producono sul territorio.

Un futuro  che si alimenta dal passato  fatto di relazioni,  di memoria, di tradizione e anche di resistenza, come è stato ricordato  più volte nel corso del dibattito  e  del successo iniziato grazie alla  caparbietà e alle idee  dell’istrionico Walter Massa. E’ sempre grazie a lui se si è costituita da pochissimo  l’associazione  Derthona Giovani, nove  giovani produttori  che, come ha detto Massa, “Sono i figli di aziende che vogliono andare avanti e hanno già preso contatti con Oscar Farinetti che li ha ospitati nell’autunno scorso nella sua azienda ai piedi dell’Etna”. Il futuro è adesso.

Da sinistra Antonio Santini, Oscar Farinetti, Walter Massa, Luca Ferrua, Luciano Bertello, Tino Cornaglia e Davide Rampello

Foto di Monica Massa

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