Monica Massa
Walter Massa ha fatto ancora una volta centro alla regia di un convegno “Quo vadis Derthona” che lunedì 17 aprile a Tortona ha fatto registrare il tutto esaurito al Teatro Civico e con una buona fetta di pubblico collegato in streaming.
Un luogo affascinante, come ha dichiarato il direttore de Il Gusto Luca Ferrua, moderatore dell’evento, e allo stesso tempo simbolico, perché sullo stesso palco Massa, come ha ricordato lui stesso, il 15 settembre 2005 aveva profetizzato che entro 15 anni tutti i ristoranti e le enoteche di livello in Italia avrebbero avuto in carta un vino dei Colli Tortonesi. Il successo del Timorasso e degli altri vini del Tortonese non è solo nazionale ma mondiale e questo grazie allo spirito catalizzatore di Walter che ha saputo coinvolgere personaggi impegnati su vari fronti a promuovere le eccellenze del territorio: “tanta gente che ci ha aiutato a far conoscere i nostri prodotti”.
Il dibattito ha preso spunto dal libro di Luciano Bertello storico e scrittore, autore del libro “Osterie della tradizione tra Langa, Roero, Monferrato e Tortonese” che, tra le 55 recensioni, ha inserito sei osterie del territorio Derthona “per motivi culturali ed economici” ha detto Bertello “in quanto questa parte del Basso Piemonte era interessata dalla via commerciale del sale e fiorente negli scambi di merci e di conseguenza anche di idee.”
Una terra di contaminazioni che possono solo fare del bene al territorio e il cui futuro “è meraviglioso” come ha affermato un altro Piemontese, di successo Oscar Farinetti , anticipando anche che tra poco uscirà il suo nuovo libro dal titolo “Dieci mosse per affrontare il futuro”. il fondatore di Eataly ha ricordato ai molti produttori presenti (tra cui anche tanti del Monferrato, bell’esempio partecipativo), che con il vino di qualità si può fare bene anche nel turismo.
Un turismo, quello del territorio tortonese che deve ancora esprimersi al meglio “e che va migliorato nell’attenzione all’ospite internazionale” come ha evidenziato Antonio Santini del ristorante tristellato Dal pescatore a Canneto sull’Oglio.
Tra gli amici di Massa ambasciatori del territorio Derthona e partecipanti al dibattito anche Davide Rampello, inviato di Striscia la Notizia con la rubrica “Paesi e paesaggi” nonché curatore artistico per l’Italia in diverse edizioni dell’Expo , che ha ricordato come sia importante non perdere la memoria del proprio passato per poter guardare al futuro e che per fare tutto ciò al meglio bisogna essere una comunità, perché “la comunità è l’anima vera”.
Uno spirito, quello dell’attenzione verso la comunità, che ha portato Banca d’Alba a voler essere presente anche sul territorio tortonese . Il presidente di Banca d’Alba Tino Cornaglia ha voluto ribadire lo spirito di servizio dell’istituto di credito cooperativo per garantire “un appoggio ai contribuenti per lo sviluppo del territorio”. Avere una banca solida su cui contare per ottenere credito può senza dubbio contribuire allo sviluppo delle idee e dei progetti e anche la politica deve fare senz’altro la sua parte, “superando i campanilismi , lavorando tutti insieme per promuovere e far conoscere il territorio Derthona” è stata la promessa a chiusura dell’intervento del Sindaco di Tortona Federico Chiodi.
Le premesse perché il territorio possa avere sempre più successo, non solo a livello enologico ma anche per le altre eccellenze agroalimenteri e artigianali (dal formaggio Montebore, al salame del Giarolo, le fragole e le pesche di Volpedo, le ciliegie di Garbagna, i tartufi dell’Appennino ligure, gli ortaggi della Valle Scrivia) ci sono ed infatti il titolo del convegno “Quo vadis” intende affermare la visione chiara e coerente del futuro delle donne e degli uomini che vivono e producono sul territorio.
Un futuro che si alimenta dal passato fatto di relazioni, di memoria, di tradizione e anche di resistenza, come è stato ricordato più volte nel corso del dibattito e del successo iniziato grazie alla caparbietà e alle idee dell’istrionico Walter Massa. E’ sempre grazie a lui se si è costituita da pochissimo l’associazione Derthona Giovani, nove giovani produttori che, come ha detto Massa, “Sono i figli di aziende che vogliono andare avanti e hanno già preso contatti con Oscar Farinetti che li ha ospitati nell’autunno scorso nella sua azienda ai piedi dell’Etna”. Il futuro è adesso.

Foto di Monica Massa