Gennaio 2023

Resistenti in assaggio ad Alba: i risultati

Giudizi positivi per gli assaggi dei vini da varietà resistenti del vigneto sperimentale all’Istituto Umberto I di Alba

Resistenti in assaggio ad Alba: i risultati

Fonte Scuola Enologica di Alba

Alba, 20 gennaio 2023 – Sono stati resi noti i risultati  delle sessioni di degustazione tecnica dei vini microvinificati presso la cantina sperimentale dell’Istituto Umberto I  di Alba provenienti da varietà resistenti a peronospora e oidio.

Fleurtai, Soreli, Sauvignon Rytos (bianchi) e Cabernet Volos (rosso) sono le quattro varietà che nel corso del 2022, grazie al lavoro congiunto della Scuola Enologica, Agrion e Università di Torino, sono state autorizzate alla coltivazione in Piemonte, seppur “in osservazione”, con determina dirigenziale DD 655/A1701B/2022 del 08/08/2022. Le uve utilizzate per effettuare le microvinificazioni sono state quelle del vigneto sperimentale in sede all’Istituto, realizzato in due annate agrarie successive, la 2017 e la 2018, mentre la cantina della scuola, a causa della pandemia, ha completato le implementazioni delle attrezzature solo nella primavera del 2021. Gli stessi locali usati per le microvinificazioni durante la due giorni sono stati adibiti a sala degustazione, dando modo agli intervenuti di vedere da vicino le dotazioni della cantina.

Sold out  le sessioni, costringendo gli organizzatori ad aggiungere una seconda sessione pomeridiana per poter soddisfare  le richieste, per un totale di 159 partecipanti.

Gli studenti stessi hanno curato l’organizzazione e l’accoglienza dei degustatori, afferenti esclusivamente al comparto tecnico vitivinicolo regionale: enologi ed enotecnici, tecnici delle associazioni agricole di categoria, tecnici dei consorzi di tutela, docenti e personale tecnico dell’Istituto, giornalisti di settore e soci AIS. Obiettivo delle degustazioni era di ottenere un giudizio complessivo, in forma anonima, sul grado di piacevolezza dei vini degustati anche in relazione alle caratteristiche di complessità esecutiva di una microvinificazione. I risultati ottenuti possono considerarsi buoni, dal momento che il punteggio complessivo di valutazione per i bianchi è stato superiore a 7, mentre il rosso è stato apprezzato un po’ meno ma rimanendo pur sempre nella sufficienza di giudizio.

Gli organizzatori si sono detti soddisfatti per la partecipazione numerosa all’iniziativa, che dimostra un interesse crescente anche in Piemonte alla tematica di sviluppo delle varietà resistenti, di cui il settore tecnico piemontese ancora non ha conoscenza approfondita poiché non vi è ancora stato un sufficiente lavoro di sviluppo, coltivazione e vinificazione all’interno della  Regione. Certamente l’apertura alla coltivazione, seppur in osservazione, permetterà alle aziende interessate di approfondire e studiare in prima persona le performance di queste nuove varietà, migliorando le conoscenze e le esperienze  allo scopo di arrivare a valutare se e come affiancarle alle varietà tradizionali.