Ottobre 2020

Slow Wine a tutto digital

Complice il lockdown, la guida esplora nuovi territori della comunicazione

“Anche quest’anno Slow Wine è andata oltre il bicchiere, alla sola degustazione, sfruttando la tecnologia per coltivare quel desiderio di indagine, di approfondimento, di conoscenza e di confronto con i produttori che sono l’anima della guida da sempre: pur non riuscendo a calpestare i terreni o a stringere le loro mani, gli oltre 150 collaboratori presenti in tutte le regioni sono riusciti ad avere un contatto con la vigna e il suo conduttore”. Così recita il comunicato stampa a commento della presentazione della guida Slow Wine 2021, che ha aperto la “Milano Wine Week”  alla presenza dei curatori Fabio Giavedoni e Giancarlo Gariglio intervistati da Mario Calabresi.

«Gli autori hanno avuto modo di incontrare i vignaioli in visite virtuali, con un format e una serie di domande studiate in fase redazionale uguali per tutti» hanno raccontato i curatori Giavedoni e Gariglio. «Un tale cambiamento si è rivelato un’opportunità per offrire un ulteriore servizio al lettore: ben 940 schede sono corredate da un QR code che rimanda ai video delle visite virtuali condotte dai collaboratori. Sono oltre 300.000 i minuti di riprese come testimonianza di un anno eccezionale e come apertura della guida al mondo digitale».

«Avete avuto la lungimiranza di trasformare un ripiego in un’opportunità – ha commentato Calabresi – . Infatti, prima in cantina ci andavate solo voi, adesso ci andiamo tutti. Possiamo permetterci di visitare una cantina molto distante da noi, avere il privilegio di ascoltare la voce del produttore, scoprire cosa c’è dietro al bicchiere che tutti possiamo degustare. Adesso non si torna indietro, e il prossimo anno alle visite dei curatori in cantina dovete aggiungere anche l’esperienza virtuale per i vostri lettori».

A Giulia Negri della cantina Giulia Negri – Serradenari a La Morra (Piemonte), è stato assegnato il Premio al Giovane Vignaiolo; alla cantina Tenuta Terraviva a Tortoreto (Abruzzo) va il Premio per la Viticoltura Sostenibile; al produttore Maurizio Zanella della cantina Cà del Bosco a Erbusco (Lombardia) va il Premio alla Carriera,.

Un particolare curioso: la copertina del volume, disegnata da The World of Dots, è stampata su carta ecologica CRUSH Uva, realizzata a partire da scarti di uva, sottoprodotto di lavorazioni agro-industriali.

Il Manifesto Slow Wine al Sana di Bologna

Il prossimo appuntamento sarà domenica 11 ottobre alle 14,30 al Sana di Bologna (e in streaming su www.terramadresalonedelgusto.com) dove sarà presentato Il Manifesto Slow Food sul vino: da vignérons d’Europe a Bologna. «Nel 2020 abbiamo deciso di coronare un lungo lavoro che è iniziato nel 2007 con la prima edizione di Vigneron d’Europe a Montpellier, proseguita nel 2009 in Toscana. A Firenze fu letto, nella Sala dei Cinquecento, di fronte a centinaia di produttori, il Manifesto dei Vigneron. Fu un momento toccante e carico di significato. Non per nulla da quelle due esperienze prese vita la Fivi. Ora, Slow Food ha deciso di rivisitare quello stupendo documento e di inserire il percorso che porterà a condividerlo a livello internazionale nei sei mesi di Terra Madre Salone del Gusto» affermano Giavedoni e Gariglio.