Ottobre 2021

“Special Edition” per Vinitaly significa una (bella) fiera normale

L’edizione autunnale di Vinitaly con il concomitante wine2wine forum ha rappresentato per le cantine un appuntamento positivo a livello di incontri e di contatti, a differenza di quanto non sempre accade nella versione “tradizionale” della fiera

“Special Edition” per Vinitaly significa una (bella) fiera normale

Lorenzo Biscontin

Vinitaly special edition buona la prima

Dal 17 al 19 ottobre si è tenuta a Verona un’edizione speciale di Vinitaly, che dopo le cancellazioni delle ultime due edizioni a causa pandemia ha voluto comunque dare un segnale di ripartenza.

Quello che rendeva speciale a priori questa edizione erano le date e la dimensione, ridotta a tre soli padiglioni per ospitare poco più di 400 cantine.

Le perplessità di partenza quindi erano molte, tanto che la partecipazione sembrava più legata alla voglia di ritrovarsi finalmente in presenza o alla necessità comunque di esserci (per le cantine più importanti) che ad effettive aspettative di business.

Magari da troppo tempo viviamo Vinitaly come una kermesse e non riusciamo a concepirla come una classica fiera di settore. Invece la “specialità” dell’edizione 2021 sta proprio nel fatto che si è trattato di una fiera normale.

Già arrivare a Verona senza code chilometriche e trovare subito parcheggio a due passi ti fa entrare in fiera con uno spirito più sereno ed ottimista.  Una volta dentro ai padiglioni gli stand sono allestiti tutti nello stesso modo e l’uniformità crea un ordine per cui la fiera risulta più facilmente fruibile. La “gara” a chi ha lo stand più bello, più grande, più originale, più vistoso, ecc… è tipica del Vinitaly e la rende la più colorita tra le fiere alimentari, e non solo, ma crea anche molta confusione e distrae sia i visitatori che gli espositori dall’elemento essenziale: il vino.

La presenza di visitatori era buona senza eccessivo affollamento ed anche questo contribuiva a rendere piacevole muoversi tra gli stand.

Vuoi per queste ragioni, vuoi perché l’esperienza della pandemia ci ha abituato a rallentare un po’ i ritmi, in generale al Vinitaly Special Edition di quest’anno c’era un’atmosfera più concentrata e rilassata rispetto alle edizioni normali e a quanto pare il business ne ha guadagnato.

L’opinione generale degli espositori infatti è stata più che positiva per la quantità e qualità dei contatti che ci sono stati, principalmente buyers stranieri ed operatori italiani dell’horeca.  Più di qualcuno ha detto che il Vinitaly gli piacerebbe sempre così, anche per quanto riguarda le date, per l’opportunità di confrontarsi con i clienti quando la vendemmia si è già chiusa e prima di dover fare i nuovi listini.

Quello della vicinanza con la vendemmia può essere un’arma a doppio taglio, nel senso che alcuni espositori hanno confessato la fatica di organizzare la loro presenza al Vinitaly Special Edition in concomitanza con la vendemmia.

Un elemento in più a conferma del fatto che questo Vinitaly era adatto soprattutto a cantine di dimensione medio-grande e quindi strutturate dal punto di vista organizzativo e del personale.

Meglio anche il wine2wine

Nel parlare di questa edizione di Vinitaly è giusto spendere due parole anche riguardo a wine2wine, che si è svolto in concomitanza (in realtà per wine2wine si è trattato delle date canoniche), giusto di là del piazzale interno, ovvero al Palacongressi.

wine2wine forum
wine2wine forum 2021

Anche in questo caso la valutazione è pienamente positiva e nettamente migliore rispetto alle recenti edizioni passate, in cui il ritmo frenetico dei convegni e seminari impediva di approfondire gli argomenti e di fare networking tra i partecipanti.

Quest’anno ogni ora c’era la concomitanza di tre eventi in presenza e due in streaming on-line, i 45 minuti dedicati ad ogni intervento permettevano il giusto approfondimento dei temi da parte dei relatori ed i 15 minuti necessari per la sanificazione permettevano di interagire con i partecipanti, oltre alle pause per caffè e pranzo.

Ottimo anche il programma con un bel mix tra argomenti strategici, come le nuove frontiere del marketing o il rapporto tra celebrity wines e territorio, ed argomenti operativi, con numerosi approfondimenti sulla situazione dei principali mercati mondiali.

Wine2wine 2021 è stato veramente l’appuntamento in cui discutere e confrontarsi sul business del vino, cosa che durante il Vinitaly le cantine non riescono a fare perché impegnate ai loro stands con i clienti.

Quella della presenza delle cantine in realtà è l’unica nota dolente di wine2wine, nel senso che se ne sono viste poche. Ad essere ottimisti si può sperare che abbiano partecipato on-line.

Se l’hanno fatto sicuramente sono stati due giorni ben spesi. Se non l’hanno fatto, posso solo dire che, questa volta più che mai, gli assenti hanno avuto torto.

Arrivederci ad aprile 2022.Vinitaly special edition 2021