Una notizia buona e una cattiva per i produttori: i consumi di spumanti italiani per le feste non caleranno, ma il prezzo medio scende del 10%. La stima è dell’Osservatorio del Vino UIV e ISMEA.
“Le stime sulle vendite in Italia e all’estero in questa particolare congiuntura – ha detto il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti – premiano la maggior versatilità di gamma delle bollicine italiane, in grado di reagire con più elasticità alle dinamiche di mercato. Occorre però ricordare come a fronte di una sostanziale tenuta dei volumi, anche i nostri sparkling stiano pagando un caro prezzo sulla partita del valore, all’estero come in Italia. Uiv – ha concluso Castelletti – ritiene quindi fondamentale monitorare un fenomeno da una parte ascrivibile al minor potere di acquisto dei consumatori e a un conseguente effetto sostituzione, dall’altra a inaccettabili condotte speculative riscontrate lungo le catene commerciali off e on line”.
Nel 2020 l’Italia si conferma protagonista nelle vendite di spumanti nel mondo. Con qualche riserva da parte nostra sull’attendibilità di una valutazione preventiva, secondo le stime dell’Osservatorio del Vino il consumo è in linea con lo scorso anno sul fronte dei volumi, con 273 milioni di bottiglie tricolore vendute nel mondo sotto le feste (+1,3% sul 2019). Saranno oltre 77 milioni le bottiglie di bollicine consumate in Italia tra Natale e Capodanno, di queste solo 3,5 milioni saranno di importazione. Complessivamente a Natale e Capodanno si stapperà un po’ meno (-2,8%) ma soprattutto per effetto del calo dell’import (-12,5% meno del 5% del totale), con lo spumante italiano a -2,3% (quasi 74 milioni di bottiglie). Va meglio l’export tricolore, in crescita del 2,7% con quasi 200 milioni di spumanti italiani prossimi al consumo. Secondo la previsione Uiv-Ismea, le prossime feste varranno circa il 35% delle vendite annuali di sparkling in Italia, grazie alle vendite in Gdo e nei canali off-trade che terranno a galla un mercato del fuori casa in coprifuoco. Un effetto sostituzione della domanda italiana che se da un lato mitiga notevolmente la variazione in volume, in valore potrebbe creare al sistema una flessione del fatturato di oltre il 12%, previsto a circa 199 milioni di euro.
La produzione totale di spumanti tricolore nel 2020 si dovrebbe confermare sugli stessi livelli dello scorso anno, a 776 milioni di bottiglie a fronte di un mercato d’importazione che non arriva a 10 milioni di pezzi (-12,5%). L’incidenza dell’export a volume supera il 73% e quest’anno ha premiato soprattutto le denominazioni export oriented, mentre quelle a metodo classico, il cui mercato è più indirizzato all’horeca italiana, hanno avuto maggiori problemi.