Alessandra Biondi Bartolini
Le tecniche di rilevamento digitale a distanza, ottenute da drone, quad o satellite, possono essere di supporto per identificare precocemente i sintomi delle malattie portate dai fitoplasmi, come la flavescenza dorata e il legno nero nella vite o gli scopazzi del melo. Ne hanno parlato ricercatori ed esperti di diverse istituzioni nazionali e internazionali il 12 luglio presso il NOI Techpark di Bolzano nel convegno organizzato dal centro di Sperimentazione di Laimburg e il Centro di Competenza per la Salute delle Piante della Libera Università di Bolzano.
“Le tecnologie digitali, come l’analisi spettrale, potrebbero consentire di individuare precocemente le malattie nelle colture agricole e di adottare tempestivamente le misure appropriate. Il loro utilizzo offrirebbe quindi agli agricoltori un importante aiuto decisionale per ottenere un raccolto sicuro e soddisfacente. L’evento di oggi” ha affermato Walter Guerra, direttore dell’Istituto di Frutti- e Viticoltura del Centro di Sperimentazione Laimburg “rappresenta un importante punto di incontro per cercare insieme soluzioni innovative e promuovere un’agricoltura più precisa e sostenibile”.
Analisi spettrale: individuazione precoce delle fitoplasmosi in campo
Le malattie causate da fitoplasmi stanno creando non poche difficoltà alla viticoltura e la frutticoltura italiana ed europea. I ricercatori hanno osservato che l’analisi iperspettrale, più complessa, e quella multispettrale più semplice, consentono di rilevare una vera e propria firma spettrale, tipica della vegetazione infetta, nella quale anche prima che i sintomi si manifestino e divengano visibili, la riflettanza rilevata ad alcune specifiche lunghezze d’onda varia in modo tipico. Registrando quindi il modo con cui la luce interagisce con le foglie è possibile trarre conclusioni sullo stato di salute della pianta.
Nel progetto Phytomo riportato da Anna Kicherer dell’stituto tedesco Julius Kühn, il lavoro è consistito nella caratterizzazione iperspettrale e la classificazione in sei diverse classi di malattia di più di 6000 immagini, associate alle corrispondenti analisi molecolari per la verifica della presenza o dell’assenza del fitoplasma.

Dall’analisi iperspettrale i ricercatori sono poi passati all’uso delle più semplici camere multispettrali a cinque canali, in grado di rilevare non solo le lunghezze d’onda dello spettro RGB e del vicino infrarosso rilevatesi tipiche e specifiche nelle foglie malate, ma anche caratteristiche come la forma della foglia e la sua consistenza. L’uso delle camere multispettrali in pieno campo è stato condotto inizialmente con un tunnel in modo da eliminare la variabilità relativa alla luce nelle diverse ore del giorno. Successivamente anche per rendere l’esperienza più facilmente trasferibile tra gli agricoltori, le camere sono state montate su un quad in grado di avanzare a una velocità di circa 4-6 km/h. Tutti i dati georeferenziati ottenuti dalle immagini sono quindi stati elaborati da un sistema di Intelligenza Artificiale, nel quale le informazioni spettrali, chimiche e molecolari sono state integrate per addestrare il sistema al riconoscimento dei sintomi.
Nello stesso progetto, ha spiegato Sonja Rechkemmer dell’Istituto di ricerca per la frutticoltura e viticoltura di Weinsberg, è stata poi testata anche la possibilità di effettuare delle mappe di diversa scala e precisione delle sintomatologie attraverso il rilevamento aereo con i droni o con le immagini da satellite.

Uno strumento infine che potrebbe risultare molto utile non solo nella ricerca, ma anche per ridurre i tempi di diagnosi, accertamento e intervento nel monitoraggio svolto dagli enti di controllo e i servizi fitopatologici è infine il PhenoTruck, un van attrezzato come laboratorio mobile di campo, sviluppato dall’Istituto Franunhofer IFF e la società specializzata IBMT. Un mezzo in grado di portare l’intera filiera del monitoraggio della Flavescenza dorata direttamente dove serve, effettuando il rilievo dei sintomi attraverso l’analisi spettrale da drone, l’elaborazione delle immagini, l’indicazione della posizione delle foglie sintomatiche da campionare, la preparazione del campione e l’analisi molecolare PCR per la verifica della malattia.
Ne abbiamo parlato su Millevigne: