Giugno 2023

Verticale di Barolo en Primeur a Enosis Meraviglia

A Enosis Meraviglia la degustazione tecnica delle tre annate di Barolo di Vigna Gustava, destinate all’asta solidale internazionale

Verticale di Barolo en Primeur a Enosis Meraviglia

 Monica Massa

Lunedì 19 giugno al Centro di Ricerca Applicata all’Enologia Enosis Meraviglia di Fubine, in Monferrato, con la conduzione di Donato Lanati si è svolta per la stampa specializzata la degustazione delle ultime tre annate del Barolo della Vigna Gustava, la storica vigna di Camillo Benso Conte di Cavour che cinge il Castello di Grinzane e che è di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

Dall’annata 2020 le uve delle differenti parcelle della Vigna, la cui gestione è affidata alla Scuola Enologica di Alba, vengono vinificate singolarmente per andare a costituire le barrique che andranno poi battute all’asta. Dodici i Barolo degustati, rispettivamente quattro per ogni annata a partire dalla 2020 perchè come è stato evidenziato anche dalla ricerca  geopedologica condotta dal geologo Francesco Lizio Bruno, la Vigna Gustava  comprende differenti microaree per   composizione del terreno, esposizione, altitudine, in grado di conferire alle uve di Nebbiolo caratteristiche diverse e distinguibili.

.Un progetto  di Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e di Fondazione CRC Donare ETS, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani unico in Italia, fatto sul e per il territorio e che si amplia ogni anno in quanto oltre alla vendemmia di Vigna Gustava sono sempre di più i produttori (dai 70 dello scorso anno si è arrivati a 90) che mettono a disposizione grandi formati delle loro produzioni per la vendita benefica che quest’anno si svolgerà nel mese di ottobre.

Dalle prime due edizioni, il progetto di Barolo en primeur, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e dalla Fondazione CRC Donare ETS in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, ha raccolto complessivamente 1.494.800 euro destinati allo sviluppo di progetti sociali e culturali in Langa, alcuni indicati dalla stessa Fondazione.

 

Dora Marchi

Prima di procedere alla degustazione tecnica dei dodici Barolo, la dottoressa Dora Marchi ha evidenziato alcuni aspetti legati al cambiamento climatico che vanno ad incidere sulla maturazione delle uve e che hanno iniziato a mostrare significativamente i loro effetti a partire dagli anni 2000.

L’aumento dei periodi con temperature elevate e precipitazioni discontinue soprattutto durante l’invaiatura provoca un anticipo della fioritura, con una maturazione compressa e veloce dell’uva, che genera la diminuzione dell’acidità. A causa dei Ph elevati si sviluppano microrganismi che possono dare problemi al vino, con un incremento degli zuccheri e di conseguenza del grado alcolico e un disaccoppiamento della maturità tecnologica, fenolica e aromatica. La bassa acidità nelle uve può essere anche la causa di vini meno colorati, con tannini secchi e asciutti e sensazioni amare, pronti prima e di conseguenza meno longevi. Per questo ciò che anche nel Centro di Ricerca applicata Enosis Meraviglia si sta cercando di fare è di guardare con sempre maggiore attenzione al grappolo, perché anche il grappolo si può presentare disomogeneo e in questo vengono in aiuto i rilevatori ottici; con una buona gestione del vigneto si deve cercare di rallentare la maturazione dell’uva e impostare bene le macerazioni.

L’enologo Donato Lanati

Come ha evidenziato Lanati all’inizio della degustazione l’intervento dell’uomo ci deve certamente essere nel fare il vino, ma bisogna “cercare di fare il meno possibile e capire cosa fa la natura. Per me la qualità di un vino è dare armonia”.  La qualità dei Barolo di Vigna Gustava portati in degustazione è data dal terreno, dall’esposizione, dall’altitudine, dall’età del vigneto, tante variabili che rendono ogni lotto particolare e irripetibile. Caratteristica dovuta al fatto che il terreno su cui insiste la Vigna è composto da Marne di Sant’Agata Fossili, marne argilloso-siltose grigie, plastiche e omogenee, che in base allo studio geopedologico fatto dal geologo Francesco Lizio Bruno si suddividono a loro volta in sei micro-aree differenti tra loro non solo per la diversa concentrazione degli elementi costituitivi , in cui prevale l’anima calcarea a fianco del magnesio, potassio, limo, calcio e argilla, ma anche per la profondità del substarto marnoso che va dai 70/80cm ai 110cm, un elemento particolarmente rilevante per la coltivazione del Nebbiolo le cui radici possono raggiungere i sette metri di lunghezza.

Vigna Gustava, i numeri indicano le parcelle corrispondenti ai vini degustati

Per questo, ha spiegato Lanati, “abbiamo vinificato distintamente ogni parcella:  ciò ci ha permesso di valorizzare le singole porzioni di vigneto, dando sfogo all’identità di ognuna.”

“Per l’80% la vita di una vite risiede nel suolo da dove trae nutrimento” è tornato a sottolineare Lanati; “va da sé che, inevitabilmente, a seconda dei diversi elementi ritrovati nel suolo ne viene definito uno specifico profilo che si ritrova nel bicchiere.” “Da trent’anni studio il Nebbiolo ma ancora faccio fatica a conoscerlo perché è un vitigno con delle sfaccettature che è difficile emulare e in questo sta la sua forza perché i giovani consumatori vogliono una riconoscibilità immediata”.

“Il più grande vino è quello del territorio” ha ripetuto più di una volta Lanati che ha sottolineato come  con l’Asta oltre a promuovere il Made in Italy si siano create sinergie, costruito alleanze e realizzato progetti nel sociale. Ora aspettiamo l’Asta che si terrà a ottobre, condividendo le parole di Lanati  “la qualità è fatta di dettagli”.

———————–

Barolo en primeur è il primo e unico progetto in Italia che intreccia uno dei grandi ambasciatori del made in Italy, il Barolo, ai valori della solidarietà, del territorio, dell’arte e della finanza sociale. È un’asta solidale internazionale voluta e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo in collaborazione con la Fondazione CRC Donare ETS e con il supporto del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Dopo aver raccolto oltre 660.000€ nel 2021 e 834.800€ nel 2022 per lo sviluppo di progetti sociali e culturali, tornerà a fine ottobre 2023 per la terza edizione.

Protagoniste di Barolo en primeur sono le barrique della Vigna Gustava, vinificate dall’enologo Donato Lanati in maniera separata per dare a ognuna la propria personalità unica, frutto della parcellizzazione della vigna in base all’esposizione, all’altitudine e all’età delle viti. Questo Barolo viene battuto all’asta un anno dopo la vendemmia, quindi deve poi attendere ancora più di 2 anni prima di poter essere messo in commercio, completando così i 38 mesi di invecchiamento minimi a decorrere dal 1º novembre dell’anno di produzione delle uve, di cui 18 in botti di legno, richiesti dal disciplinare di produzione del Consorzio.

A ogni barrique è annesso un NFT (Non Fungible Token), certificato di autenticità digitale garantito tramite blockchain, coniato da Antonio Galloni, critico enologico di fama mondiale e CEO di Vinous, che ogni anno valuta la qualità e le caratteristiche di questo Barolo, attribuendo per ora range di valori sempre superiori ai 90 punti.