In un momento particolare e difficile come quello che stiamo vivendo, l’agricoltura non ha mai smesso di funzionare e con lei anche le attività nelle aziende annesse agli Istituti agrari d’Italia.
E’ il caso dell’Istituto tecnico agrario “G. Bonfantini” di Novara, con sede anche a Romagnano Sesia (NO), dove è presente il corso di Viticoltura ed Enologia, che ad aprile del 2020 in piena emergenza sanitaria ha continuato l’attività agricola con responsabilità e professionalità non abbandonando l’azienda agraria, ma investendo in un nuovo laboratorio all’aria aperta. Si tratta di un vigneto che nasce in un territorio fortemente interessato alla produzione del D.O.C. Colline Novaresi nel comune di Briona (NO).
Nell’impianto sono state messe a dimora 1650 barbatelle di Nebbiolo. Due le tesi a confronto, la prima realizzata con cloni VCR 178 e VCR 430 entrambi innestati su portainnesto 420 del gruppo Berlandieri x Riparia, caratterizzato da modesta vigoria e adattabilità ai terreni pesanti come quelli che caratterizzano il comune di Briona; la seconda tesi realizzata con clone VCR 430 innestato su portainnesto Kober5bb. Inoltre sono anche state impiantate delle barbatelle di Nebbiolo CVT 308 appartenente alla sottovarietà Picotener.
Il vigneto costituisce per l’intera comunità scolastica, che conta di circa 650 alunni, una risorsa importante in quanto permette agli studenti l’applicazione concreta di quanto viene studiato sui banchi di scuola e questa, unita alle conoscenze acquisite dall’alunno durante lo studio delle discipline soprattutto di carattere scientifico, permette di formare futuri tecnici con competenze spendibili nel mondo del lavoro.
Prof. Francesco Barbera, Istituto G. Bonfantini