Gennaio 2022

Vola il nordest con Prosecco e Pinot grigio

Prosecco DOC e le due DOCG Asolo e Valdobbiadene ancora in espansione, con la novità Prosecco rosè che già al primo anno macina numeri impressionanti. In crescita anche il Pinot Grigio con la grande DOC delle Venezie

Vola il nordest con Prosecco e Pinot grigio

Sono 627,5 i milioni di bottiglie di Prosecco DOC vendute nel 2021, di cui ben 71,5 milioni nella versione Prosecco DOC Rosé, di fatto al suo esordio. Una crescita del 25%. Crescita anche in valore all’export, del 4%.   “Dopo dieci anni entusiasmanti – spiega il presidente Zanette – il nostro obiettivo è quello di consolidare il successo della Denominazione, il che significa progettare il futuro dell’intera filiera con uno sguardo attento ai consumatori, al territorio e alle sue comunità, coinvolgendo attivamente, nella sua realizzazione, l’intero sistema produttivo e non solo”.
Che effetti avranno l’aumento dei costi delle materie prime e la vendemmia non particolarmente abbondante  del 2021 sui prezzi del Prosecco nel 2022? Su questo argomento, che coinvolge la capacità di gestione della denominazione nel suo complesso da parte della filiera, suggeriamo un interessante articolo di Lorenzo Biscontin:  https://www.vinophila.com/prosecco-doc-costi/

Festeggiano ottimi risultati in un’annata per altri versi difficile anche le due denominazioni al vertice della piramide, Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, che supera il traguardo dei 100 milioni di bottiglie, e Asolo DOCG con 21 milioni.

Altra “corazzata” a dimensione sovraregionale del Nordest è quella del Pinot grigio delle Venezie, forte anch’esso di un’annata di crescita, seppure non ai livelli del Prosecco.  Con i suoi quasi 27 mila ha di vigneto di cui 14 mila rivendicati DOC delle Venezie, la più estesa Denominazione a livello nazionale , il Pinot Grigio chiude il 2021 con un +5,11% di imbottigliato (+89.517 hl), circa 12 milioni di bottiglie da 0,75 l in più rispetto al 2020 e con un totale di quasi 229 milioni di contrassegni distribuiti da Triveneta Certificazioni (15 milioni in più dell’anno precedente) – rappresenta oggi una garanzia di stabilità del Nordest, essendo chiamata a gestire oltre al proprio potenziale anche i quantitativi riclassificati da parte delle altre DO territoriali (parliamo di ulteriori 400.000 hl circa tra Pinot grigio e Bianco DOC delle Venezie). “Garantiamo un importante equilibrio di Sistema delle DO del Triveneto a produzione di Pinot grigio” dice il Presidente del Consorzio di Tutela Albino Armani e continua “La nostra DOC rappresenta per tutte le aziende e i produttori un valido sostegno in termini di valore, posizionamento internazionale e qualità, grazie alla garanzia di tracciabilità e certificazione. Ricopriamo in un certo senso un ruolo di ‘Denominazione cappello’ dell’intera filiera produttiva di Pinot grigio del Nordest e, grazie ad un dialogo sempre aperto tra tutti gli attori – e supportati del recente riconoscimento di tutela e rappresentanza erga omnes – ci impegniamo a lavorare congiuntamente per una politica ampia di programmazione della produzione, nell’interesse dei produttori che devono trarre il massimo riconoscimento sul mercato dalle DO cui scelgono di affidarsi”.

foto in apertura: Consorzio Vini Asolo Montello